Famiglie quasi perfette. Arriva in libreria il libro di Luca Amadu - LinkOristano
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Famiglie quasi perfette. Arriva in libreria il libro di Luca Amadu

Un racconto di vita familiare attraverso dolorosi ricordi 

Luca Amadu libro

“Famiglie quasi perfette”. Arriva in libreria il libro dell’oristanese Luca Amadu
Un racconto di vita familiare attraverso dolorosi ricordi 

La copertina del libro di Luca Amadu

Si intitola Famiglie quasi perfette. E in effetti non sono perfette, le due famiglie descritte nel suo primo libro dall’oristanese  Luca Amadu che racconta la storia di Francesco, voce narrante, attraverso i ricordi più dolorosi del protagonista.

Due famiglie, quella d’origine e quella da lui creata, che vivono in un luogo qualsiasi e in un tempo qualsiasi e all’apparenza, ma solo all’apparenza, perfette e felici. La descrizione di diversi quadri di vita familiare è piuttosto la rivelazione di momenti non solo privi di serenità e amore, ma anche molto duri e carichi di sofferenza. Giornate e episodi raccontate come attraverso un percorso interiore, che segnano profondamente la crescita di Francesco, consapevole sin da bambino di non aver avuto la famiglia che tutti sognano.

Luca Amadu, perchè ha scritto questo libro?
Ho deciso di scrivere questo romanzo dopo la morte di mia madre. Dopo la sua scomparsa ho guardato e ancora guardo la vita con occhi diversi. Mi sento quasi cambiato, cinico e un po’ sprezzante nei confronti della vita e di quello che spesso ci mette davanti. Ma sopratutto mi ha portato a scrivere questo libro la voglia di dire qualcosa a tutti quei figli che non trovano nei familiari quei pilastri portanti del loro accrescimento caratteriale, spronandoli a cercare loro stessi un rapporto con i propri genitori, e di invitare padri e madri a non dimenticarsi di chi li aspetta a casa, nonostante i problemi economici. Perché, purtroppo, non si ha la certezza di poterseli godere per sempre.

Il protagonista del suo racconto è il peggiore della classe, figlio di due operai, “impegnati a far quadrare bilanci economici di lavoro e di famiglia” ma poco attenti nei confronti dei due figli.
Quella che descrive è una famiglia diversa dalle altre?

Quello che descrivo non è nient’altro che uno spaccato della società. Una famiglia che potremo avere come vicina di casa, e se ci guardiamo bene dentro, potremo ritrovarci anche tutti noi in quelle situazioni e descrizioni di vita.

Particolarmente autoritaria la figura del padre “un uomo duro, sempre arrabbiato e nervoso”.
Secondo lei, che è anche padre di un bimbo, quanto è importante per un ragazzo l’affetto del padre?

Un padre non è chi mette al mondo un figlio, ma chi, giorno dopo giorno, lo cresce e gli da tutto quello di cui ha bisogno. E qui non parlo di risorse  economiche. Ma del vero rapporto sentimentale tra genitore e figlio. Ora che sono padre so cosa significa fare sacrifici e so quanto un figlio di giovane età non riesca a capire cosa significhi la parola sacrificio. Ma quando io stesso mi rendo conto di non poter donare a mio figlio tutto quello che vuole, cerco di colmare questa mancanza dandogli ancora più affetto e amore. E ho notato che basta dargli le mie attenzioni anche solo con un pezzo di pane e una bottiglietta d’acqua e un pallone in un campetto da calcio per renderlo felice e appagato.


Quanto pesa nella creazione di una nuova famiglia l’esperienza che si matura nella famiglia di origine?

Questo è un argomento molto complesso e importante. Si può crescere e diventare grandi. Diventare maturi e autoritari. Titolari di mutuo e capofamiglia. Per i nostri genitori rimarremo sempre i piccoli di casa da proteggere e riempire di consigli. Si sbaglia però a confondere il consiglio con una costrizione verbale al punto da incrinare i rapporti genitori – figli, qualora non vengano assecondati. La classica campana di vetro è forse l’errore più grande che un genitore può commettere.

Ci sono riferimenti autobiografici nel suo libro ?
L’ultimo capitolo “la lettera” è stata scritta realmente da mia madre qualche tempo prima di morire. Quella è la parte, a mio parere, più importante del romanzo. Tutto il resto è un racconto.

Il libro di Luca Amadu è disponibile nelle librerie Canu, di Via De Castro e Mondadori, di Piazza Manno a Oristano. Verrà presentato domenica 18 marzo prossimo, alle 18, al Teatro San Martino. Dialogherà con l’autore la giornalista Caterina Cossu.

Martedì, 6 marzo 2018

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