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Via libera alla pesca del riccio nell’Area marina del Sinis: ecco le regole

Il Ministero di fatto conferma il regime dello scorso anno evitando nuove restrizioni

Via libera alla pesca del riccio nell’Area marina del Sinis: ecco le regole
Il Ministero di fatto conferma il regime dello scorso anno evitando nuove restrizioni

E’ stata fissata per giovedì 1° febbraio la data di inizio della stagione di pesca del riccio all’interno dell’Area Marina Protetta del Sinis Mal di ventre. Come già lo scorso anno, è possibile il prelievo di 500 ricci al giorno ai soli autorizzati, in apnea, per un massimo di 25 giornate a pescatore, fino al termine del calendario regionale, restando fermi il lunedì. La decisione nasce da un’attenta valutazione dei risultati del 2017, che pure non producendo evidenti effetti sulla riduzione degli esemplari, ha consentito di definire un valido modello di controllo della pesca degli autorizzati ed aumentare i livelli di consapevolezza e di collaborazione degli operatori.

La decisione è stata resa nota dal Ministero dell’ambiente che, a seguito delle richieste presentate dal Comune di Cabras al termine dello scorso anno, ha inviato le comunicazioni che consentiranno agli Uffici dell’Area Marina Protetta di rilasciare le autorizzazioni per le attività professionali e ricreative all’interno del proprio perimetro.
Le note giunta da Roma, di particolare interesse per i pescatori professionali, consentiranno di superare in via provvisoria, almeno per il 2018, alcune misure di conservazione ritenute troppo restrittive per la piccola pesca artigianale e che non consentivano l’utilizzo delle nasse nel periodo invernale.

Cristiano Carrus

“Comunicazioni che aspettavamo con apprensione”,  dichiara il sindaco di Cabras, Cristiano Carrus, “per poter dare delle risposte concrete agli operatori del settore della pesca. Se da un lato l’apertura consentirà ai pescatori di riprendere a lavorare, dall’altro crediamo possa servire a rafforzare il rapporto di fiducia e collaborazione necessari ad affrontare un argomento così delicato come la gestione delle risorse naturali”.

“Solo garantendo un incremento dei controlli su tutta la filiera”, aggiunge Giorgio Massaro, Responsabile dell’Area Marina Protetta, “sarà possibile ottenere risultati positivi sullo stato di conservazione delle risorse marine e tutelare chi opera nella legalità, partendo comunque da un’ampia condivisione delle normativa e dall’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti”.

Giorgio Massaro

Sandro Murana

“Un grande passo avanti per il settore della piccola pesca artigianale, importante risorsa del territorio”, conclude l’Assessore e Presidente del FLAG, Alessandro Murana. “Anche se per ora le proposte sono state solo parzialmente accolte, restando ancora aperta la questione delle imbarcazioni con una lunghezza maggiore di 12 metri, l’apertura dimostrata dal Ministero dell’Ambiente al dialogo e al confronto, può essere di incoraggiamento per gli operatori”.

Venerdì, 19 gennaio 2018

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