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Medici cinesi e italiani a confronto nell’ospedale di Oristano

La delegazione estera ha visitato alcuni reparti del San Martino nell'ambito di uno scambio formativo

Oristano - Assl - Medici cinesi

Medici cinesi e italiani a confronto nell’ospedale di Oristano
La delegazione estera ha visitato alcuni reparti del San Martino nell’ambito di uno scambio formativo

Foto Ufficio Stampa Assl Oristano

Una delegazione di 22 medici cinesi ha visitato oggi le Unità operative di Neuroriabilitazione, Anestesia e rianimazione, Nefrologia e dialisi dell’ospedale San Martino di Oristano per confrontarsi sui modelli organizzativi ed importare in Cina le buone pratiche della sanità italiana. Accompagnati dal direttore dell’Unità di Neuroriabilitazione, Andrea Montis, i medici cinesi hanno visitato le varie sale del reparto, da quelle di degenza alle palestre per la riabilitazione, per poi passare alle Unità di Anestesia e Rianimazione, dove a illustrare i servizi è stato Giorgio Piras, primario del reparto, e a quella di Nefrologia e Dialisi, in cui a fare da cicerone è stato il dirigente medico Giamila Abdulsattar.

Al termine della visita, la delegazione orientale ha avuto uno scambio con i medici del San Martino sui modelli sanitari italiani e cinesi.

L’iniziativa è stata organizzata da Tonito Solinas, responsabile del coordinamento del Specialist International Clinical Training, un progetto di formazione continua varato dall’Università di Sassari in collaborazione con International Emergency Management Society Emergency Medical Committee ed indirizzato al personale medico in servizio presso cliniche pubbliche e private cinesi, che prevede l’affiancamento dei partecipanti ai medici che operano nelle strutture medico-assistenziali dell’Ateneo e dell’Azienda ospedaliero universitaria turritani.

Il progetto Sict, fortemente sostenuto dall’Ambasciata Italiana a Pechino e avviato nel 2015, ha reclutato 150 medici provenienti da diverse province della Cina continentale, con oltre 30 diverse specializzazioni: obiettivo, quello di facilitare il dialogo tra gli operatori dei due paesi, con ricadute positive sulla produttività scientifica e sulle performance cliniche dei medici italiani e cinesi.

Il San Martino è stato coinvolto nel progetto per le peculiarità di alcune Unità operative, in particolare di quella di Neuroriabilitazione, che rappresenta un centro di riferimento in Sardegna per la presa in carico dei pazienti che, in seguito a traumi cranici, ictus o altre patologie, hanno subito severi danni cerebrali, con conseguente stato di coma, alterazioni delle funzioni motorie, cognitive e comportamentali che vengono sottoposti a programmi riabilitativi personalizzati, con l’ausilio di un team costituito da diverse figure (medici, fisioterapisti, infermieri, operatori socio-sanitari, logopedisti, terapisti occupazionali, psicologi, educatori) e di attrezzature e software studiati per favorirne il recupero fisico e cognitivo.

Foto Ufficio Stampa Assl Oristano

Giovedì, 7 dicembre 2017

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