Lavori sociali per pagare i tributi? Col baratto amministrativo non si può più - LinkOristano
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Lavori sociali per pagare i tributi? Col baratto amministrativo non si può più

Dibattito nel consiglio comunale di Santa Giusta e il sindaco bacchetta l'opposizione

Il consiglio comunale di Santa Giusta ha discusso nei giorni scorsi del cosiddetto baratto amministrativo. Di seguito il comunicato diffuso dal sindaco Antonello Garau.

Antonello Figus

Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Santa Giusta è stata discussa la mozione presentata dal Consigliere Comunale Garau Jens, sulla possibilità di attuare nel comune di Santa Giusta il cosidetto “ Baratto Amministrativo “.
Il Consigliere di fatto chiedeva che il Consiglio Comunale deliberasse secondo quanto previsto dall’ art. 24 della Legge n. 164/2014 che dava la possibilità ai cittadini in difficoltà a pagare le tasse locali, di poter assolvere all’adempimento eseguendo per il comune alcuni lavori di pubblica utilità “ barattandoli “ con le somme dovute al comune.
La disposizione di legge, introdotta nell’anno 2014, già nel 2015, a seguito dell’insediamento della nuova amministrazione comunale a Santa Giusta, era stata valutata l’applicazione di istituire con deliberazione consiliare questa opportunità per la nostra comunità.
Da una analisi attenta però erano evidenti le difficoltà di applicazione, per diverse motivazioni.
Una di queste, dovuta alla tipologia di tributi da inserire nel “ baratto “, in quanto l’IMU è una tassa che in parte è devoluta allo Stato, la Tari è per legge a completo carico degli utenti, l’unico tributo che poteva rientrare nell’operazione poteva essere l’addizionale Irpef , ma che nel Comune di Santa Giusta non è applicata. Altro problema era dovuto alle condizioni di effettuazione degli eventuali lavori di pubblica utilità che di fatto dovevano svolgersi nel pieno rispetto delle normative relative alla sicurezza sul lavoro, i quali costi sarebbero stati per i cittadini, in alcuni casi, superiori al costo del tributo da assolvere.
Queste problematiche probabilmente sono poi emerse in quei comuni che avevano deciso di applicare la norma, per cui nel mese di aprile scorso un nuovo decreto legislativo ha soppresso la norma, per cui oggi non è più possibile, neanche per chi lo volesse, di introdurre questa possibilità.
E’ stato quindi spiegato al Consigliere Garau che la mozione presentata è priva di fondamento legislativo e per cui non poteva essere vagliata, con l’invito a prestare attenzione nel futuro a presentare attività amministrativa fuorviante, che crea false aspettative nella cittadinanza e determina perdita di tempo prezioso per la macchina amministrativa comunale che deve approfondire e predisporre gli atti di Consiglio, nonché allo stesso Consiglio Comunale che si ritrova a discutere di proposte che non hanno una sostenibilità normativa e legislativa.

Antonello Figus – Sindaco di Santa Giusta

Giovedì, 7 dicembre 2017

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