La Marcia per la Terra fa tappa a Narbolia - LinkOristano
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La Marcia per la Terra fa tappa a Narbolia

Si parlerà della tutela della terra contro la sottrazione delle risorse e dell'impegno dei contadini

La Marcia per la Terra fa tappa a Narbolia
Si parlerà della tutela della terra contro la sottrazione delle risorse e dell’impegno dei contadini

Continua la Marcia per la Terra del Coordinamento Comitati Sardi.  Narbolia ospiterà la terza tappa dopo quelle di Villacidro e Oristano. L’appuntamento è fissato per sabato prossimo, 9 dicembre, alle 16, nel Centro Polivalente Comunale “Peppino Pippia”, in Piazza A. Segni.
Tema dell’incontro sarà l’agricoltura contadina. Antonio Onorati, dell’Associazione Rurale Italiana (Ari) e corresponsabile del Gruppo “Terra” del Coordinamento Europeo Via Campesina, tratterà il tema del diritto alla terra e degli strumenti di cui la società civile dispone partendo dal Rapporto “Stato della concentrazione delle terre agricole in UE: come facilitare l’accesso alla terra per i contadini?”, approvato dal Parlamento Europeo con 537 voti favorevoli, 37 contrari e 45 astensioni lo scorso 27 aprile.

Antonio Muscas del Coordinamento Comitati Sardi illustrerà le Linee Guida Volontarie della FAO per una gestione responsabile dei regimi fondiari, esistenti in lingua inglese, francese e spagnolo e tradotte in italiano e in sardo proprio dal Coordinamento Comitati Sardi.
Saranno poi presentate alcune esperienze di “resistenza contadina” in Sardegna.
Eduardo Spiaggi (Agroecologo dell’ Universidad Nacional de Rosario – Argentina) parlerà delle prospettive dell’agricoltura contadina in Argentina e sarà dato poi lo spazio al dibattito pubblico. L’l’incontro si concluderà con un buffet offerto dall’organizzazione. I lavori saranno coordinati dalla sociologa Silvia Doneddu (Associazione Sustainable Happiness di Cagliari).

“Con questa Marcia simbolica”, spiegano gli organizzatori, “si vuole rivendicare il diritto delle cittadine e dei cittadini a decidere del futuro della propria Terra e fermare il degrado ambientale, l’inquinamento, la sottrazione delle risorse, l’aggressione alla salute, ai territori, alla terra e al lavoro. I punti fondamentali racchiusi nel documento di moratoria, presentata l’11 Maggio 2014 al Presidente della Regione, comprendono posizioni molto precise in merito alle alternative economiche, sociali ed ecologiche che il Coordinamento dei Comitati Sardi intende proporre”.

“La Sardegna”, proseguono dal Coordinamento Comitati Sardi, “ha urgente bisogno di un Piano Regionale Ambientale Energetico, di un Piano Regionale dei Rifiuti e di un Piano Regionale Agronomico consoni alle esigenze attuali e non più ancorati a concetti antiquati e antistorici. Oggi abbiamo tutte le opportunità, le tecnologie e le conoscenze adeguate per fare della nostra Isola un esempio di eccellenza, all’avanguardia nel panorama internazionale. Coraggio, lungimiranza, visione, sono gli elementi indispensabili per una transizione dal fossile al rinnovabile che sia realmente utile e sostenibile, per l’abbandono definitivo delle discariche e dell’incenerimento, una pratica altamente nociva per l’ambiente, la salute, il lavoro e le tasche dei cittadini, a favore della realizzazione di Centri di Riciclo integrale a chiusura di tutto il ciclo dei rifiuti. La salvaguardia dei terreni agricoli e una riprogrammazione del settore agro-pastorale adeguati alle esigenze delle nostre popolazioni e dei nostri territori, è altresì urgente e necessaria visto che importiamo circa l’80% di ciò che mangiamo. Anche le bonifiche immediate e monitorate nei risultati possono diventare un’altra opportunità per il recupero dei territori, la salute e il rilancio del lavoro. Viene inoltre ribadita la ferma contrarietà ad ogni forma di servitù, sia essa militare, energetica, industriale, economica o culturale. La moratoria, è stata richiesta proprio in funzione di tali azioni, che la politica regionale dovrà portare avanti con estrema urgenza e priorità”.

La locandina

Giovedì, 7 dicembre 2017

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