Nave sotto sequestro in porto per gravi problemi di sicurezza - LinkOristano
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Nave sotto sequestro in porto per gravi problemi di sicurezza

Provvedimento assunto dalla Capitaneria di Oristano dopo un'ispezione a bordo

Nave sotto sequestro in porto per gravi problemi di sicurezza
Provvedimento assunto dalla Capitaneria di Oristano dopo un’ispezione a bordo

La nave sequestrata in porto – Foto Capitaneria di porto di Oristano

La Capitaneria di porto di Oristano ha bloccato l’ennesima nave per problemi di sicurezza e per evitare rischi di inquinamento dell’ecosistema marino. Stavolta si tratta della LADY BO, unità portarinfuse battente bandiera panamense e con equipaggio di 17 persone di diverse nazionalità, in prevalenza azera e ucraina. Il provvedimento di fermo amministrativo segue analoghi precedenti adottati nei mesi scorsi ed è scattato dopo un’ispezione del team specializzato della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Oristano, che ha riscontrato gravi problemi di sicurezza della nave.
Il mercantile, arrivato ad Oristano dal porto ucraino di Reni per sbarcare una quantità di circa 5000 tonnellate di farina di semi di girasole in pellets, potrà riprendere la navigazione soltanto dopo aver ripristinato le necessarie condizioni per una sicura navigazione in mare ed esser stata sottoposta ad una nuova visita di controllo da parte dello stesso team ispettivo della Guardia Costiera che ha redatto un lungo verbale.
Tra le altre contestazioni, fanno sapere dalla Capitaneria di porto, il mancato funzionamento di due importanti apparati di sicurezza in sala macchine come il separatore di acquee oleose e l’allarme per eventuali colaggi di combustibile sul motore principale, importantissimo per scongiurare il rischio di incendio a bordo che le alte temperature potrebbero far innescare.
Oltre a queste, sono stati trovate danneggiate la linea antincendio principale, alcune tubazioni a doppio rivestimento all’interno delle quali scorreva combustibile per l’alimentazione del motore principale e dei generatori di bordo, oltre che i sistemi di chiusura e copertura delle stive di bordo, essenziali per evitare l’ingresso in stiva di acqua e per assicurare le previste condizioni di stabilità alla nave.
Nel corso dell’accurata e dettagliata ispezione, inoltre, è stata riscontrata l’errata compilazione del registro degli idrocarburi, sul quale non erano stati annotati la qualità del combustibile imbarcato e i metodi di conferimento degli olii esausti a terra, registrazioni importantissime sotto il profilo ambientale. Per scongiurare qualsiasi pericolo di inquinamento e considerato che la sala macchina è stata trovata in pessime condizioni di pulizia a causa dei numerosi colaggi di olio e acquee oleose dagli apparati di bordo, all’equipaggio della nave è stato imposto di scaricare tutti i residui oleosi a terra prima della partenza.

Mercoledì, 6 dicembre 2017

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