Il Comune di Arcidano apre alle domande del reddito d’inclusione
Il sindaco Cera: famiglie in difficoltà in aumento, ma abbiamo le mani legate
Da oggi i cittadini di Arcidano che possiedono un ISEE non superiore a 6 mila euro per nucleo familiare, potranno presentare, presso l’ufficio sociale del Comune, le domande per accedere al nuovo progetto REI (Reddito di Inclusione Sociale), approvato dal Consiglio dei Ministri ad Agosto 2017. Lo ha annunciato il sindaco del paese Emanuele Cera.
“Il Rei”, spiega Cera, “diventerà lo strumento unico nazionale di contrasto alla povertà destinata alle famiglie più bisognose. La misura partirà dal ° gennaio 2018 e andrà a sostituire altre due forme di sostegno al reddito (il Sostegno all’inclusione attiva – Sia e l’Asdi, l’Assegno di disoccupazione)”.
“Questo nuovo beneficio”, spiega ancora Cera, “prevede il riconoscimento di un sussidio economico al nucleo familiare, aderendo a un “Progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa, finalizzato all’affrancamento dalla condizione di povertà”. Il progetto viene avviato attraverso il supporto dei servizi sociali del comune di residenza, di una equipe multidisciplinare, con il coinvolgimento dei centri per l’impiego, dei servizi socio-sanitari e dei soggetti del terzo settore”,
Emanuele Cera
“Il beneficio economico mensile”, continua Cera, “verrà erogato attraverso una carta elettronica, carta REI, per un tempo massimo di 18 mesi e può essere rinnovato per una durata di 12 mesi, solo dopo che ne siano trascorsi almeno 6 dalla precedente fruizione. La misura dell’aiuto economico è commisurata al numero dei componenti del nucleo familiare e varia da 188 Euro per nucleo composto da una sola persona, a 485 Euro per i nuclei composti da 5 o più persone”.
“Il contributo sarà concesso secondo un ordine di priorità, stabilito dalla legge”, continua il primo cittadino di Arcidano, “mentre i modelli di domanda sono disponibili presso il sito Istituzionale dell’Ente e in versione cartacea presso la Casa Comunale negli orari di apertura al pubblico”.
“Sono sempre in numero crescente”, conclude Cera, “le famiglie che ricorrono ai sussidi nazionali e regionali, purtroppo come amministrazione comunale, abbiamo le mani legate in tal senso, ogni nostra volontà viene mortificata da una situazione generale che non consente alle Amministrazioni locali in genere (non solo la nostra), di dare risposte adeguate, a causa delle ristrettezze economiche e della precaria situazione economica dell’intero territorio”.
Venerdì, 1° dicembre 2017
commenta