"Via il divieto per le bici in alcune zone del centro di Oristano" - LinkOristano
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“Via il divieto per le bici in alcune zone del centro di Oristano”

Mozione presentata dai consiglieri del gruppo Pd Sanna e Obinu

“Via il divieto per le bici in alcune zone del centro di Oristano”
Mozione presentata dai consiglieri del gruppo Pd Sanna e Obinu

La revoca del divieto di passaggio delle bici in alcune vie del centro storico di Oristano, l’attivazione di un servizio di polizia municipale per presidiare l’intera area pedonale e la collaborazione del volontariato e dell’associazionismo per le azioni di monitoraggio del rispetto delle norme. Sono tra le richieste mosse, con una mozione, al sindaco di Oristano Andrea Lutzu dai consiglieri di minoranza Efisio Sanna e Maria Obinu, a distanza di settimane dall’attuazione della discussa delibera della giunta comunale, che obbliga i ciclisti a portare a mano le proprie bici in alcune zone del centro cittadino.

Efisio Sanna

Maria Obinu

“Nella delibera”, si legge nella mozione, “ si è voluta adottare la misura più restrittiva del divieto a tutela dei pedoni e i divieti, in linea di massima, non sono mai l’unica risposta o l’esatta soluzione dei problemi. Il divieto rappresenta un colpo durissimo all’obiettivo auspicabile di ciclabilità e al suo sviluppo, ai tentativi di ridurre l’uso individuale della vettura per recarsi in centro. Inoltre il divieto in questione andrebbe a svuotare gli sforzi indirizzati alla promozione della bicicletta quale mezzo di trasporto in grado di incidere positivamente sulla mobilità cittadina, sul decongestionamento del traffico in centro, sulla salvaguardia della ambiente e la diminuzione di immissioni di CO2, oltre che promuovere stili di vita ecocompatibili e salutari”.

“Qualsiasi libertà di movimento sottintende la necessità di garantire sicurezza”, si legge ancora nella mozione, “ed è pertanto condivisibile combinare la indispensabile tutela dei pedoni con il desiderio di tanti a percorrere le strade del centro cittadino in bicicletta per agevolare gli spostamenti e scoraggiare l’utilizzo dell’auto privata. Non si può scivolare nella superficialità e soprattutto nella generalizzazione dei comportamenti di pochi ineducati additando tutti i ciclisti ed è quindi necessario censurare e sanzionare con ferma severità i comportamenti scorretti, inadeguati e comunque in contrasto con le norme del codice della strada, dei principi di prudenza e del buon senso”.

Mercoledì, 22 novembre 2017

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