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In cammino verso la Città del Guilcer

Va avanti il progetto per l'unificazione dei comuni di Abbasanta, Ghilarza e Norbello. Intervento del coordinatore Piras

Paolo Piras

In cammino verso la Città del Guilcer
Va avanti il progetto per l’unificazione dei comuni di Abbasanta, Ghilarza e Norbello. Intervento del coordinatore Piras

Dibattito aperto sul progetto per la nascita della Città del Guilcer, che riunisca Abbasanta, Ghilarza e Norbello. Ospitiamo un intervento del coordinatore pro tempore dell’Associazione Città del Guilcer, Paolo Piras.

Paolo Piras

Ottimo, e proficuo, il lavoro fin qui svolto con le Istituzioni locali e regionali, le dichiarazioni del Vicepresidente della Regione on. Raffaele Paci ne sono, di fatto, una testimonianza. Tuttavia sono (ancora) evidenti alcune criticità, che comunque non bloccheranno il progetto. Eventualmente, qualora (nel breve) non si riuscisse a dissiparle, considerato che il tempo non è una variabile secondaria e che i tre comuni (insieme) costituiscono un ambito naturale “ottimale”, è ragionevole pensare a un secondo tempo che preveda un percorso di aggregazione mediante “incorporazione”; nel quale, peraltro, potrebbero trovare spazio (qualora volessero) anche altri comuni limitrofi, quali: Boroneddu, Soddì, Tadasuni e Aidomaggiore.

Non di meno ci sarebbe piaciuto, sin da questa prima fase, un maggiore coinvolgimento dei Cittadini di Abbasanta, Ghilarza e Norbello, perché alla fine saranno loro (e solo loro) a decidere sulla Fusione tramite lo strumento referendario.

D’altra parte, però, considerato che ci siamo concentrati maggiormente sugli aspetti teorico-tecnici del progetto di fusione e meno sul dibattito pubblico, non poteva che essere così.

Nei mesi a venire si dovrà “necessariamente” colmare questo gap, organizzando eventi che siano occasione di incontro, dialogo e confronto con (e tra) i Cittadini.

Per quanto riguarda il “progetto di fusione” siamo ad una svolta significativa: giovedì 19 ottobre c.a., abbiamo chiesto “ufficialmente” ai Consiglieri comunali di aprire la discussione in sede di Consiglio e di deliberare per l’indizione della consultazione referendaria da inviare (in via preliminare) alla Regione Sardegna.

Crediamo che ci fossero le premesse per tale richiesta, dato che in questa fase si decide solo ed unicamente di dare voce ai Cittadini affinché essi decidano sul loro futuro. Siamo certi che i nostri Amministratori non verranno meno a questa, palese, dimostrazione di maturità politica.

D’altra parte, assumersi la responsabilità di non dare voce ai cittadini sarebbe un gravissimo errore .

Abbiamo letto le dichiarazioni dei Sindaci riportate, sabato 21 ottobre u.s., dal giornale L’Unione Sarda e molto apprezzato l’apertura del Sindaco di Ghilarza, Defrassu; apertura che auspichiamo rispecchi la volontà del Consiglio (tutto). “Occorre uno sforzo straordinario” – dice Defrassu. E’ vero, ma se vogliamo ridare (concrete) speranze e prospettiva al nostro territorio, costi quel che costi, occorre fare “qualsiasi” sforzo. E farlo in fretta – Al Sindaco Defrassu, vogliamo ribadirlo pubblicamente e con evidente assunzione di responsabilità, ricordiamo che può contare sul nostro pieno e incondizionato supporto e (qualificato) apporto, qualora servisse; il gruppo Città del Guilcer, infatti, si avvale della preziosa collaborazione e consulenza del Prof. Luigino Sergio,  autore di diverse pubblicazioni, esperto in materia di autonomie locali, politiche per il territorio, organizzazione e gestione amministrativa degli enti locali; oltre al supporto del Coordinamento Nazionale FCCN. Inoltre, ci siamo già attivati presso la Regione Sardegna e, se serve, siamo nelle condizioni di farlo con ulteriore peso ed efficacia. Con il Sindaco di Abbasanta, Sanna c’è un dialogo aperto fin dall’inizio, quindi, che dire: a innantis!

Non commentiamo le dichiarazioni (imbarazzanti) del Sindaco di Norbello, Manca. Saranno i suoi stessi concittadini a farlo.

Oggi, con orgoglio, possiamo affermare che è iniziato il cammino per dare vita alla nuova Città del Guilcer, che costituirà il primo grande Comune (per estensione) della Provincia di Oristano e il terzo per numero di abitanti. Sarà un percorso non facile, irto di ostacoli in cui oltre al campanilismo è facile prevedere l’ostruzionismo (anche autorevole) di chi vede danneggiati i suoi interessi personali, tuttavia, la strada è quella giusta: un nuovo assetto amministrativo, di un territorio più ampio, in grado di dare adeguate e moderne risposte ai bisogni delle comunità; che non cancella campanili, piazze o identità, ma consegna (diversamente) la possibilità di immaginare un futuro possibile per le nuove generazioni e un presente migliore per quelle attuali.

Venerdì, 10 novembre 2017

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