di Aldo Antonio Zaru
Presidente della Sezione Territoriale di Oristano dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS
Aldo Zaru
Ottobre per i non vedenti è un mese pieno di simbolici quanto importanti appuntamenti: infatti una dietro l’altra ricorrono due giornate che esaltano le conquiste in fatto di autonomia e di diritto all’autonomia ottenute dai videolesi negli più recenti secoli, e cioè la Giornata internazionale del bastone bianco (15 ottobre) e quella nazionale del cane guida (16 ottobre).
Infatti il cane guida ed il bastone bianco sono simboli di indipendenza, di autonomia e, insieme, di abilità per i non vedenti che li usano. Due simboli certo, ma anche due fondamentali, indispensabili compagni e strumenti della vita quotidiana che hanno permesso a tanti ciechi di ritrovare, seppure parzialmente, quella libertà di muoversi e di spostarsi, imprescindibile per tutti gli esseri viventi, in particolare per quelli umani.
Sia il cane guida sia il bastone bianco furono introdotti negli Anni venti, ma trovarono una lenta diffusione, dovuta non solo allo scetticismo che, spesso, accompagna le novità, ma anche agli atteggiamenti negativi della società che tuttora persistono. I primi, nonostante il colore, a volte vengono ignorati, i cani addirittura vietati! Così l’anno scorso il presidente nazionale UICI Mario Barbuto, ricordando l’appuntamento del 16 ottobre, dovette amaramente ammettere che “un giorno sì e l’altro anche, ci vengono raccontati nuovi episodi di discriminazione, una volta per quanto riguarda l’accesso ai luoghi di lavoro, un’altra nei luoghi di culto, e così via. È così difficile capire che il cane guida deve poter accompagnare il disabile visivo ovunque vada?”.
Eppure c’è una legislazione in materia abbastanza chiara, anche se, forse, non molto conosciuta. Eppure, come spesso si dice, siamo nel XXI secolo!
Giovedì, 12 ottobre 2017
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