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Dodici chilometri di nuove condotte per portare l’acqua a Oristano

E nei pozzi in città è sempre più salmastra. Si dovrà bere quella del Tirso miscelandola. Progetti di Abbanoa

Abbanoa - Acquedotto Oristano

Dodici chilometri di nuove condotte per portare l’acqua a Oristano
E nei pozzi in città è sempre più salmastra. Si dovrà bere quella del Tirso miscelandola. Progetti di Abbanoa

I lavori all’acquedotto di Oristano

Dodici chilometri di nuove condotte tra Santu Lussurgiu e Siamaggiore, grazie a un investimento di 4 milioni di euro: per l’acquedotto di Oristano è pronto un nuovo maxi investimento che porterà alla sostituzione integrale di un ulteriore lotto di tubature vetuste. Nei giorni scorsi è stata indetta la Conferenza di servizi per raccogliere i pareri obbligatori da parte di tutti gli enti interessati. Tra questi figurano i Comuni attraversati dal tracciato (Santu Lussurgiu, Bonarcado, Milis, Siamaggiore e Tramatza) che dovranno rilasciare i nullaosta per l’esecuzione dei lavori, il Servizio territoriale Opere idrauliche di Oristano, l’Ufficio Tutela del paesaggio, Soprintendenza, Corpo Forestale, Anas, Provincia di Oristano, E-Distribuzione, Telecom e Consorzio di Bonifica dell’Oristanese.
L’appalto. La procedura si chiude il 30 ottobre: termine entro il quale dovranno arrivare le determinazioni degli enti coinvolti. Successivamente sarà bandita la gara d’appalto per realizzare le imponenti opere previste. I dodici chilometri di nuova condotta si aggiungeranno ai quattro sostituiti all’inizio dell’anno (in allegato le foto dei lavori conclusi a gennaio). L’acquedotto è alimentato dalle sorgenti di Bua Nou e Santu Miali  e garantisce l’approvvigionamento idrico di Oristano, Siamaggiore, Solarussa, Tramatza, Bauladu e Bonarcado. I fondi a disposizione per l’acquedotto di Oristano sono stati stanziati dalla Regione tramite il Mutuo destinato alle infrastrutture.
Addio acquedotto colabrodo. Il vecchio acquedotto era stato realizzato nel ’71 in cemento amianto e ormai da anni mostra tutta la sua inadeguatezza e vetustà. Non si contano più gli interventi di riparazione che le squadre di Abbanoa hanno effettuato per garantire il servizio: il  tasso di dispersione è tra il 35 e 40 per cento. Le nuove condotte saranno realizzate in ghisa sferoidale, materiale più resistente che garantisce la migliore tenuta.
Sistema integrato. La realizzazione del nuovo acquedotto garantirà l’approvvigionamento dalle sorgenti, ma per l’Oristanese si sta portando avanti la realizzazione di un sistema integrato che farà perno sul nuovo potabilizzatore di Silì: un’opera  già appaltata da Abbanoa con un investimento di 9 milioni di euro. Nei periodi di scarsità di risorsa o eccessiva torbidità delle acque provenienti dalle sorgenti, l’impianto potrà essere alimentato dalla diga Cantoniera sul fiume Tirso.
Pozzi “salati”. La città di Oristano registra da tempo una forte criticità: i pozzi locali registrano livelli crescenti soprattutto di cloruri e di conseguenza l’acqua è sempre più salmastra. Per questo motivo è necessario miscelare la risorsa prelevata con acqua di qualità che sarà garantita dal potabilizzatore di Silì che a sua volta potrà utilizzare acqua di sorgente o, in base alle necessità, dell’invaso sul Tirso.

Giovedì, 12 ottobre 2017

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