La visita di Mattarella a Ghilarza/Le foto
Il presidente della Repubblica prima a Casa Gramsci e poi all’Auditorium
Foto Ufficio Stampa Quirinale
Poco prima delle 18 si è conclusa a Ghilarza la visita del presidente della repubblica Sergio Mattarella, in occasione degli ottant’anni dalla morte del filosofo e politico Antonio Gramsci, che proprio a Ghilarza trascorse la sua fanciullezza. Mattarella ha seguito nell’Auditorium comunale la presentazione dell’ultimo volume pubblicato nell’ambito degli studi gramsciani e dedicato ai quaderni dal carcere scritti da Gramsci tra il 1929 e il 1935. Ad illustrare la nuova iniziativa editoriale, tra gli altri gli storici Giuseppe Vacca e Gianni Francioni.
Il capo dello Stato si è congedato, quindi, dalle autorità per raggiungere l’aeroporto di Oristano – Fenosu, dove si è imbarcato sull’aereo presidenziale che lo riporterà in serata a Roma. Delusi quanti a Ghilarza si attendevano un suo intervento.
Diddi Paulesu con i nipoti, Luca e Caterina
L’incontro con la nipote di Gramsci. L’emozionante incontro con Diddi Paulesu, la nipote di Antonio Gramsci, figlia della sorella Teresina, ha aperto questo pomeriggio a Ghilarza la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il presidente ha rivolto parole affettuose a Diddi Paulesu e ha quindi visitato la Casa Museo Antonio Gramsci, di cui peraltro proprio Paulesu è stata per parecchi anni una delle instancabili animatrici. Ad accogliere il capo dello Stato, accompagnato da alcune autorità, il presidente della Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci Giorgio Macciotta.
Al capo dello Stato, nell’occasione, è stata dedicata una ninna nanna in lingua sarda eseguita dagli studenti dell’indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo di Ghilarza, diretti dal maestro Ignazio Perra. Mattarella si è, quindi spostato nell’Auditorium comunale, dove c’è stata un’altra tappa della sua visita istituzionale.
L’ulivo messo a dimora in occasione dell’arrivo del presidente Mattarella a Ghilarza – Foto Linkoristano
Un ulivo scampato agli incendi ricorderà la visita del presidente a Ghilarza. Un albero di ulivo scampato a uno dei numerosi incendi estivi che hanno attraversato l’Alto Oristanese ricorderà a Ghilarza la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’amministrazione comunale lo ha fatto posizionare in un’area verde dopo che il comune di Boroneddu lo ha donato per l’occasione all’Unione dei comuni del Guilcer e Barigadu.
“Il simbolo della nostra terra, debole e forte allo stesso tempo”, ha detto il sindaco di Ghilarza Alessandro Defrassu nel suo saluto di benvenuto al capo dello Stato, rivolto in apertura della conferenza, ospitata nell’Auditorium comunale. Il sindaco Defrassu ha rivolto un appello a tutte le istituzioni perché non facciano mancare il loro sostegno nella valorizzazione del pensiero gramsciano e della Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza.
“Un presidio”, ha affermato ancora il sindaco Defrassu “che può anche rappresentare un importante elemento di sviluppo per il territorio”.
Il sindaco di Ghilarza, infine, rivolgendosi sempre al capo dello Stato, ha chiesto un aiuto per gli amministratori locali, affinché possano superare le numerose difficoltà e complessità che ogni giorno devono affrontare nella gestione dei loro comuni.
Pes: “Gramsci esempio di lotta per la libertà”. “Quando prevalgono scontri si allontanano soluzioni condivise; la cultura aiuta invece a favorirle, la cultura è veicolo di libertà”. “Queste parole pronunciate questa mattina dal Presidente della Repubblica rappresentano una grande lezione per tutti noi. Nessuno più di Gramsci può essere un esempio di cultura e di lotta per la libertà”. Così la deputata oristanese Caterina Pes commenta le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita oggi in Sardegna.
“La successiva visita del Presidente Mattarella a Casa Gramsci di Ghilarza conferma la grande attenzione del Capo dello Stato per l’opera e la testimonianza del pensatore sardo e per i valori che ne hanno caratterizzato la vita: libertà e antifascismo su tutti”, ha dichiarato ancora la deputata oristanese Caterina Pes, prima firmataria della legge che ha reso Casa Gramsci monumento nazionale. “Attenzione che anche il Parlamento ha dimostrato nei mesi scorsi con l’approvazione della proposta di legge che ha reso la casa museo monumento nazionale”.
Foto Ufficio Stampa Quirinale
Foto Linkoristano
Foto Ufficio Stampa Quirinale
Foto Linkoristano
Foto Linkoristano
Foto Linkoristano
Lunedì, 2 ottobre 2017
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