Oristanese nel team internazionale per la salvaguardia del mare - LinkOristano
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Oristanese nel team internazionale per la salvaguardia del mare

Presentato a Dublino il progetto che coinvolge istituti di ricerca della fascia atlantica

Il team di ricercatori

Oristanese nel team internazionale per la salvaguardia del mare
Presentato a Dublino il progetto che coinvolge istituti di ricerca della fascia atlantica

E’ stato presentato nei giorni scorsi a Dublino il progetto INTERREG ATLANTICO “New tools for the monitoring of water quality in marine waters” (MONITOOL), che ha come principale obiettivo il monitoraggio della qualità delle acque marine e la loro protezione attraverso l’utilizzo di dispositivi di campionamento passivo nel contesto normativo europeo. L’Università di Cagliari è partner ufficiale dell’importante progetto grazie all’apporto del professor Marco Schintu, oristanese, docente del Dipartimento di Scienze mediche e Sanità pubblica, responsabile scientifico di numerosi progetti nello stesso settore, tra i quali un complesso sistema di monitoraggio automatico di importanti parametri della qualità dell’acqua del Mediterraneo altrimenti difficilmente misurabili (temperatura, salinità, pH, clorofilla).

Il professor Marco Schintu

Il progetto punta adesso a permettere l’uso di dispositivi più efficienti di quelli tradizionali, che consentono un controllo più precoce del livello di contaminanti nelle acque marine e nelle vie navigabili interne.

Il team guidato dal professor Schintu ha sorvegliato – tre anni fa – il tragitto della Costa Concordia dall’isola del Giglio ai cantieri navali di Genova, dove venne smontata dopo il terribile naufragio: i ricercatori già allora si occuparono di verificare con tecniche innovative di campionamento passivo i contaminanti chimici rilasciati in mare dal relitto.

Grazie a MONITOOL, ora l’ateneo cagliaritano vede ancora una volta riconosciute in ambito internazionale le competenze acquisite negli ultimi anni nel settore, implementando le tecnologie sviluppate nel Mediterraneo. Il coinvolgimento dell’Ateneo rappresenta anche un percorso diretto per l’implementazione delle tecnologie sviluppate da parte degli utenti finali nel Mediterraneo e aggiunge coerenza europea alla conoscenza generata.

Al progetto, che ha come capofila la Dublin City University, partecipano altri nove istituti di ricerca della fascia atlantica, dalle Canarie alla Scozia.

MONITOOL, partito a luglio, durerà tre anni ed è stato finanziato con circa 2 milioni di euro. Il progetto è stato presentato a Dublino in un incontro che ha riunito le istituzioni e i partner coinvolti. I primi risultati saranno illustrati al prossimo incontro generale, nel maggio 2018 a Dublino.

Martedì, 26 settembre 2017

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