Referendum nei Comuni sardi con sottoscrizioni on line - LinkOristano
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Referendum nei Comuni sardi con sottoscrizioni on line

Proposta di Radicali italiani e Possibile

Thomas Castangia

Referendum online nei Comuni sardi
Proposta di Radicali italiani e Possibile

Valerio Federico (Direzione nazionale di Radicali Italiani) e Nicola Carboni (Tesoriere Radicali sardi) con Thomas Castangia (Comitato organizzativo di Possibile) hanno presentato un’iniziativa di legge popolare che si potrà firmare da venerdì prossimo in tutte le segreterie dei comuni della città metropolitana di Cagliari e dalle settimane seguenti in tutta la regione. La proposta prevede l’obbligo per tutti i comuni di prevedere referendum vincolanti con la possibilità di sottoscriverli online, l’eliminazione del quorum e l’accorpamento con le elezioni anche per i referendum nazionali. Nella proposta di legge popolare si dispone anche per le pubbliche amministrazioni un intervento che porti alla misurazione della qualità dei servizi pubblici, compresi quelli erogati dalle società partecipate.


Thomas Castangia

”I grandi partiti non hanno mai voluto nel nostro Paese rinunciare al monopolio del rapporto tra cittadini ed eletti prevedendo referendum alla portata solo di chi ha soldi e organizzazioni enormi, noi vogliamo restituire lo strumento ai cittadini”, ha detto Valerio Federico. “Proponiamo inoltre la sistematica misurazione della qualità. Un portale che per ogni servizio informi sulla qualità effettiva e percepita dai cittadini, fornisca un monitoraggio trimestrale sull’andamento economico-finanziario delle società partecipate, indichi le azioni correttive attuate dall’amministrazione con le relative tempistiche. Se il cittadino non partecipa e non conosce non può valutare l’amministrazione comunale e il rendimento delle società pubbliche; confrontare le misurazioni di qualità vuol dire superare la politica delle promesse e dei proclami, mettendo chi amministra di fronte alle proprie responsabilità”.


“Aprire spazi di reale partecipazione dei cittadini con potere decisionale ci sembra doveroso”, ha aggiunto Thomas Castagna. “E’ tempo di cancellare la burocrazia infinita ed il sistema dei quorum che impedisce negli enti locali ai cittadini di potersi esprimere. La Sardegna potrebbe grazie alla competenza primaria in alcune materie, la regione pilota sia in termini di estensione della democrazia decidente, sia in termini di trasparenza con un sistema costante di monitoraggio di tutti i servizi erogati dalla regione, dai comuni e dalle loro partecipate. Sarebbe finalmente possibile conoscere l’opinione dei Sardi sul servizio offerto da Abbanoa, sulla efficenza del servizio sanitario o sul sistema di trasporti locale. Chiediamo inoltre con forza di obbligare tutte le partecipate alla pubblicazione trimestrale dei bilanci per poter prevenire situazioni di dissesto economico ed intervenire tempestivamente sulle criticità”.

Nicola Carboni ha concluso ricordando che “è ora che i cittadini tornino a decidere realmente sulle questioni più importanti con strumenti che vincolino le amministrazioni alla volontà popolare, la democrazia diretta integra quella rappresentativa anche per la Costituzione ma le norme piene di passaggi burocratici inutili hanno impedito di fatto ai cittadini di esercitare questi diritti”.

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