“A Sassari un ferragosto diverso, tra storia, folclore e tradizione” - LinkOristano
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“A Sassari un ferragosto diverso, tra storia, folclore e tradizione”

Un articolo di Beppe Meloni

Sassari - Premio candelieri

“A Sassari un ferragosto diverso, tra storia, folclore e tradizione”

Il sindaco di Sassari Nicola Sanna insieme all’attrice Caterina Murino – Foto Comune Sassari

Di Beppe Meloni
Se è vero che i luoghi dell’anima in senso artistico e letterario sono quelli dei quali l’anima conserva , in maniera vivida e forte, “ sensazioni visive e uditive capaci di riemergere nei momenti più difficili, facendoci sentire protetti come in un nido nonostante l’età adulta, ospitandoci quando ci sentiamo più vulnerabili” allora quel luogo per me si chiama Sassari. Dove mi sono ritrovato ospite di una serata speciale, dedicata alla consegna del “Premio dei Candelieri 2017”, per la prima volta da quest’anno ambientato nel cuore del centro storico, sofferente ancora in maniera vistosa di una crisi che si trascina da diverso tempo. Cornice e sfondo dell’evento la piazza santa Caterina, dove affaccia e domina l’omonima chiesa e l’attiguo Convitto Nazionale Canopoleno, nelle cui stanze è passata tanta gioventù sassarese e non solo, e dove ho trascorso nei lontani anni Quaranta gli anni difficili dell’adolescenza, sospesi tra il fascismo e la guerra. Nel suono festoso e divertito di pifferi e tamburi, altalenati da esternazioni in vernacolo di chiaro sapore ironico e campanilistico, si è svolta la manifestazione patrocinata dal comune di Sassari e presieduta dal sindaco Nicola Sanna.

Anche quest’anno la giuria ha voluto conferire il prestigioso riconoscimento a persone e personaggi che hanno tenuto alto il buon nome della città turritana e della Sardegna, in Italia e nel mondo. Graditissima sorpresa la presenza di Padre Paolo Atzei, arcivescovo di Sassari, che lascia la città dopo tredici anni di intensa missione pastorale e di cui si aspetta ora l’arrivo per il mese di ottobre al convento di Oristano come prossima destinazione, al quale è stata donata una targa ricordo. Rievocando i suoi trascorsi nella città del capo di sopra, e le vicissitudini legate alla Festa dei Candelieri molto sentita in città, Padre Paolo non ha mancato di rimarcare con l’ironia del “buon padre” il rispetto della puntualità ai Gremi partecipanti, che rischiano di trovare la chiesa chiusa se i tempi si allungheranno ulteriormente oltre le venti, quando è di norma previsto il rientro dei ceri votivi in Santa Maria di Betlem al termine della tradizionale “Faradda”. A far parte della giuria l’intramontabile Antonio Arcadu, una vita spesa nella promozione turistica di Sassari e della Sardegna all’Ente Provinciale del Turismo.

Beppe Meloni

A conclusione della serata in compagnia dell’amico Paolo Corso, sassarese doc e appassionato cultore della storia cittadina, la gradita conoscenza della direttrice della Pinacoteca del Canopoleno e storico dell’arte Giannina Granara, che coltiva il sogno ambizioso di far rivivere la piazza Santa Caterina valorizzandone l’aspetto con la presenza di una fontana, alimentata da una vena d’acqua sottostante, e ripristinando la scalinata a lato della Chiesa, che consentirebbe un nuovo e importante accesso alla struttura museale attraverso l’ apertura vetrata laterale oggi interclusa. La serata volge al termine e verso l’imbrunire nel maxi schermo cominciano a scorrere le immagini del film “Chi salverà le rose”del regista algherese Cesare Furesi, protagonista l’attrice sarda Caterina Murino, vincitrice del Candeliere d’Oro Speciale 2017. Che dichiarando apertamente di non aver fatto ancora niente per la sua Isola ma di doversi ancora meritare l’ambito Premio, si conquista la platea con la sua modestia e chiude in bellezza la manifestazione. Legata alla più importante festa di popolo per la città di Sassari, i Candelieri, che quest’anno ha avuto il riconoscimento da parte dell’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Lunedì, 22 agosto 2017

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