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Grandi saldi, grande delusione: ma Oristano fa eccezione?

Una ricerca della Confesercenti regionale sulle vendite promozionali delle ultime settimane

Grandi saldi, grande delusione: ma Oristano fa eccezione?
Una ricerca della Confesercenti regionale sulle vendite promozionali delle ultime settimane

Fonte Confesercenti Sardegna

I saldi non attirano più come una volta. Sarà per i pochi soldi in tasca, per il clima di incertezza, ma soprattutto per i continui sconti che imperversano durante tutto l’anno, la “stagione degli affari” a quanto pare non esiste più o quasi. Al netto dei primi venti giorni di saldi che ufficialmente chiuderanno il 29 agosto, i conti sono fatti e non sono certo allettanti, salvo alcune piccole eccezioni.

Su un campione di 200 esercizi commerciali di abbigliamento e scarpe dell’Isola, ben il 69% si dichiara insoddisfatto sull’andamento dei saldi rispetto alla scorsa estate (41% mediocre – 28% male), mentre solo il 31% sembra aver migliorato la situazione.  Fa eccezione Oristano, dove l’andamento sembra essere positivo, a sentire gli operatori interpellati.

In generale, la maggior parte degli scontrini sono sotto i 100 euro, mentre il 70% degli stessi comprende fino a due articoli.

È Sassari a pagarne le conseguenze più importanti in questa torrida estate.  Solo 11, 8% del campione ha dichiarato un aumento delle vendite.

A sorpresa invece ha decollato la zona turistico balneare dell’Ogliastra, dove quasi il 72% del campione di commercianti ha dichiarato di aver fatto buoni affari in questo mese ricco di turisti soprattutto stranieri.

“Spesso la capacità di spesa dei turisti che arrivano, ma anche la loro provenienza può condizionare di tanto le vendite di articoli di abbigliamento e scarpe – afferma Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Sardegna  – da quanto rileviamo dagli operatori, il turista straniero è più interessato ad acquistare prodotti italiani ad un prezzo competitivo, piuttosto che i turisti italiani”.

Sorprende invece il dato delle zone turistico balneari della provincia di Cagliari: in cui l’andamento dei saldi accontenta solo il 13,3% degli intervistati. Nonostante il pienone di turisti è evidente che il primo interesse non è fare shopping. In città e nell’interno va un po’ meglio, anche se il dato positivo sull’andamento dei saldi  soddisfa meno del 45% del campione.

“A questo punto sarebbe opportuno cominciare a valutare le ricadute del turismo sul commercio che non sembrano adeguate rispetto alle aspettative e alle presenze turistiche – dice Roberto Bolognese, presidente Confesercenti Sardegna – Infatti sono tanti i collegamenti che quest’anno stanno portando i turisti i Sardegna, anche da Paesi stranieri, anche se il costo dei trasporti incide ancora tanto. È importante inoltre ribadire, come facciamo in ogni occasione  che un’osservanza più rigida sull’applicazione della normativa sui saldi e sull’abusivismo sarebbe importante, in questo periodo più che mai”.

Martedì, 25 luglio 2017

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