A Modolo l'inaugurazione dell'area archeologica di Funtana Su Anzu - LinkOristano
Prima categoria

A Modolo l’inaugurazione dell’area archeologica di Funtana Su Anzu

In programma un convegno e visite guidate

A Modolo l’inaugurazione dell’area archeologica di Funtana Su Anzu
In programma un convegno e visite guidate

È tutto pronto a Modolo per l’inaugurazione dell’area archeologica di Funtana Su Anzu e della strada vicinale omonima, riqualificata in senso naturalistico, paesaggistico e funzionale. Venerdì prossimo 30 giugno si parte con una visita guidata dell’area. Ritrovo alle 16 nella sede del Comune e alle 19 il ritorno nel salone parrocchiale per un aperitivo.
Il giorno dopo, sabato 1 luglio, il Comune di Modolo, ha organizzato un Convegno dedicato alla presentazione dei risultati di studi e di ricerche su Modolo e il territorio che lo circonda: due le sessioni in programma: alle 9:30 e alle 15:30, entrambe nel salone parrocchiale.

Omar Hassan

Il Convegno, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, ha come fulcro proprio Modolo e il suo territorio, luogo di incontro e via di comunicazione tra i vari comuni che, dall’altipiano si affacciano sulla sua vallata e la costa occidentale, punto di approdo per quei popoli di navigatori che insieme ai Sardi hanno utilizzato il fiume Temo e la sua fertile conca.
In questa occasione gli studiosi e gli appassionati si confronteranno e presenteranno le loro ricerche, allo scopo di ricostruire la vita di quelle antiche comunità ed il loro rapporto con il territorio.

“Il convegno nasce dalla volontà di presentare i lavori svolti nell’area archeologica e dell’antica strada vicinale dato che la fonte, ormai persa tra la fitta vegetazione che ricopriva l’intera area, custodiva in se una storia più antica di quella conosciuta in epoca recente”, illustra il sindaco di Mondolo Omar Hassan. “Dagli studi fatti durante gli scavi ad opera della archeologa M. Nina Logias e della Soprintendenza Archeologica della Sardegna, nella persona della Dott.ssa Gabriella Gasperetti, il sito è chiaramente di epoca romana, anche se le sue origini potrebbero risalire ad età Nuragica. L’antica strada romana, conservata nella sua costruzione originale solo per alcuni tratti, è stata individuata e ripristinata nella parte mancante grazie alle ricerche e alle tecniche di bioingegneria adottate dall’ing. Roberto Deiana”.

La locandina

Martedì, 27 giugno 2017

commenta