Una legge per la Sartiglia - LinkOristano
Prima categoria

Una legge per la Sartiglia

Alla Camera al via l'iter del provvedimento che tutela e valorizza i giochi storici. Relatrice la deputata oristanese Caterina Pes

Una legge per la Sartiglia
Alla Camera al via l’iter del provvedimento che tutela e valorizza i giochi storici. Relatrice la deputata oristanese Caterina Pes

Foto di Mauro Orrù

Ha preso il via oggi in Commissione Cultura alla Camera l’esame della legge su “Promozione, sostegno e valorizzazione dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici”. La sessione di lavori ha avuto inizio con l’introduzione da parte della relatrice, la deputata oristanese Caterina Pes.

Caterina Pes

“Se la legge dovesse ottenere il via libera dal Parlamento, anche la nostra Sartiglia potrebbe giovarne e ottenere un importante riconoscimento – dice Caterina Pes – oltre che un importante contributo economico”.

La Commissione avrà ora il compito di lavorare sul testo.

Sono diverse in Italia le manifestazioni di questo tipo, tra queste oltre la Sartiglia basti ricordare «Gioco del Ponte» di Pisa, la «Quintana» di Ascoli Piceno, la «Festa del duca» realizzata a Urbino, il «Palio di San Floriano» a Jesi, il famosissimo «Palio» di Siena,  la «Regata delle antiche Repubbliche Marinare» di Amalfi, il «Palio» di San Donato, la «Messa dello spadone» di Cividale del Friuli, i «Fasti Verolani» in provincia di Frosinone, la «Dama castellana» di Conegliano, la «Partita degli Scacchi viventi di Marostica», il «Palio di Isola Dovarese».

“Si tratta di una proposta di legge che punta a prevedere un riconoscimento normativo a una serie di rievocazioni storiche che, come la Sartiglia, hanno una grande importanza dal punto di vista culturale e economico-turistico”, spiega ancora la deputata Caterina Pes. Ma nel testo sarà previsto anche un riconoscimento economico: “E’ al vaglio della commissione l’istituzione di un fondo che possa garantire un finanziamento concreto in favore delle associazioni ed enti no profit che organizzano queste manifestazioni, ma anche agevolazioni di tipo fiscale. Tutti sappiamo quale sforzo economico compia ogni anno chi organizza queste manifestazioni culturali di recente riconosciute dalla Convenzione internazionale Unesco per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale”.

Martedì, 30 maggio 2017

commenta