Pecoraro in campo con le liste di centro per una "rivoluzione civica" - LinkOristano
Prima categoria

Pecoraro in campo con le liste di centro per una “rivoluzione civica”

Critiche severe alla giunta uscente di Oristano e alla coalizione di centrosinistra: "Obinu controfigura di Tendas"

Pecoraro in campo con le liste di centro per una “rivoluzione civica”
Critiche severe alla giunta uscente di Oristano e alla coalizione di centrosinistra: “Obinu controfigura di Tendas”

Vincenzo Pecoraro – Foto di Marta Mereu

Una squadra di persone decise ad affermare un metodo amministrativo nuovo, che riesca a sollevare la città di Oristano dalla fase di abbandono e di grave regressione in cui si trova. Si è presentata così la coalizione formata dalle liste del Partito dei Sardi, dell’Unione di Centro, di Cittadini per Oristano e di Idee Rinnovabili, che alle prossime elezioni comunali di Oristano propone come sindaco il medico Vincenzo Pecoraro.

Parlando a candidati e sostenitori, Pecoraro ha spiegato di avere accettato la candidatura pensando sopratutto al viaggio senza ritorno di tanti giovani costretti a partire per studiare senza la possibilità di fare rientro  a Oristano. Una risorsa persa, per la città che negli ultimi anni ha fatto passi indietro.

Un quadro da affrontare, secondo Pecoraro, con un nuovo modello di gestione, partecipativo e deliberativo, basato sull’ascolto di cittadini insieme a una nuova organizzazione della macchina amministrativa, che eviti per esempio l’attesa di 4 mesi per un permesso di costruzione  ottenibile in 30 giorni. Un nuovo metodo che non ha bisogno di grandi disponibilità di denaro, ma che può contare sulla valorizzazione delle “isorisorse”, cioè delle misure senza budget, secondo una prassi applicata nel mondo della sanità.

“Creazione di ricchezza e attrattività,  gli obiettivi da raggiungere, attraverso un sostegno economico da destinare ai costi di urbanizzazione in carico alle imprese, un’attenzione alle attività commerciali da non danneggiare con le ZTL come quella prevista in Via Mazzini, o dalla carenza di parcheggi, da realizzare nelle aree occupate da ruderi”, ha affermato il candidato sindaco.  Previsto anche “il recupero del centro storico, con l’attivazione di  incentivi al riuso degli immobili abbandonati e il varo di un piano del colore”.

In cima agli obiettivi di Pecoraro, anche la difesa e valorizzazione dei presidi sanitari e dell’ospedale cittadino, considerati un’eccellenza della sanità sarda. Come dell’Università e della Scuola di civica di musica, non adeguatamente riconosciute. Un’attenzione particolare Pecoraro intende riservarla infine ai giovani, anche attraverso le attività sportive da sviluppare con il contributo dei grandi atleti che hanno dato lustro alla città.

A tenere a battesimo la coalizione guidata da Vincenzo Pecoraro, espresso dal partito dei Sardi, è stato l’assessore regionale Paolo Maninchedda e fondatore del partito.

Nel richiamare i temi cari alla sua formazione politica, Maninchedda ha sottolineato la necessità di “una rivoluzione civica, analoga a quella già attuata in passato dalle Repubbliche Baltiche, in grado di dare una nuova prospettiva alla storia della Sardegna, segnata da una perenne ostilità dello Stato italiano nei confronti degli interessi e delle libertà dei sardi”. Maninchedda a questo proposito ha ricordato come la Regione debba subire il divieto di spendere le risorse disponibili e mortificazioni come la vicenda delle statue di Mont’e Prama, rimaste chiuse nei magazzini statali per 40 anni .

Da qui l’auspicio anche di una continuità territoriale non nazionale ma europea e un fisco diverso.

Gianfranco Picciau, coordinatore regionale della formazione “Idea Popolo e Libertà” voluta da Gaetano Quagliarello, ha sottolineato il sostegno dato alla coalizione attraverso alcuni candidati nella lista dell’Udc. Picciau ha poi risposto, dati alla mano, alle accuse arrivate dal centrosinistra: “La coalizione di Pecoraro non rappresenta il vecchio, né per età anagrafica dei candidati né per pregresse esperienze politiche”. Picciau ha poi proseguito : “Qual’è invece la novità della coalizione di centro sinistra: la distribuzione delle chiavette alle famiglie bisognose per il prelievo dell’acqua o l’accordo per la destinazione della poltrona di vicesindaco a turno tra due candidati di liste diverse?”

Accuse rincarate da Ivano Cuccu, della lista Cittadini per Oristano, che ha definito legata ai partiti nazionali, la coalizione di centro sinistra, guidata da una candidata che è  “controfigura del sindaco Tendas”, a cui si contrappone la proposta di un sindaco nuovo come Pecoraro, “capace di affrontare i problemi della città senza paura e con serietà”.

Anche l’ex assessore regionale Gian Valerio Sanna ha voluto testimoniare  il suo sostegno alla compagine guidata da Pecoraro. “Una coalizione nuova che nasce su presupposti nuovi, come risposta alla mancanza perenne di classe dirigente a servizio della politica” ha affermato Sanna, che ha sottolineato come “la città capoluogo sia destinata ad assumere il ruolo di guida dell’intero territorio, dopo il ridimensionamento delle province e la loro inevitabile soppressione”. Fra le emergenze da lui  indicate, “la mancanza di buon senso e la possibilità di una vita dignitosa, di maggiore pulizia e efficienza, a partire dalla condizione dei marciapiedi”. Infine un invito agli elettori : “Dateci un pezzo della fiducia persa”.

Francesco Sedda, segretario regionale del Partito dei Sardi, ha augurato l’arrivo e il superamento del ballottaggio della coalizione guidata da Pecoraro, come condizione per un radicale cambiamento delle sorti della città di cui ha ricordato le gloriose origini giudicali.

Salvatore Ledda, di Idee Rinnovabili ha ripercorso la storia della nascita della coalizione, nata perchè “non sono apparsi convincenti i programmi delle altre coalizioni”. E’ una “città malata”, Oristano, secondo Ledda, in cui  “la vita cittadina, le frazioni abbandonate, il degrado del centro storico, del verde e della pulizia testimoniano il fallimento della giunta uscente” .  Da qui la necessità della rivoluzione civica auspicata da Maninchedda, con i cittadini chiamati a occuparsi della cosa pubblica e la tensione verso l’immagine di una ” città profumata” , intesa come città in ordine e accattivante per turisti e abitanti . Una città da affidare a un sindaco come Pecoraro, “in grado di prendersene cura con delicatezza, come un medico come lui sa fare “.

Giuliano Uras, della lista Udc, che ha moderato l’incontro, ha chiuso gli interventi parlando di una “campagna elettorale anomala”, che si svolge in un clima di disinteresse, da affrontare con poche parole e con la ricerca di voti a sostegno della svolta che la coalizione di Pecoraro vuole imprimere. “Un momento di transizione”, quello descritto da Uras, “in vista della rinascita attesa dalla città”. Da Uras l’incoraggiamento ai candidati, per un impegno casa per casa,  che faccia ottenere alla coalizione il risultato sperato.

Foto di Marta Mereu

Foto di Marta Mereu

Foto di Marta Mereu

Sabato, 27 maggio 2017

commenta