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Il centrosinistra vuol cambiare pagina per governare ancora Oristano

Diversi gli obiettivi programmatici e parte l'attacco agli avversari: "Sono il vecchio o fanno gazzosa"

Il centrosinistra vuol cambiare pagina per governare ancora Oristano
Diversi gli obiettivi programmatici e parte l’attacco agli avversari: “Sono il vecchio o fanno gazzosa”

Maria Obinu – Foto di Marta Mereu

“Qualcuno dice che ci fermeremo l’11 giugno: può darsi, perché vinceremo al primo turno”. Maria Obinu, candidato sindaco,  chiude con una provocazione la presentazione della  sua coalizione di centro sinistra –  NoiOr, Oristano nel cuore, Valore comune, Pd, Psd’Az e Partito socialista – in campo per le prossime elezioni comunali di Oristano dell’11 giugno. Presente una  pattuglia di candidati, non c’erano i big dei partiti. Anche da alcuni interventi si è percepita la volontà di non rinnegare l’esperienza dell’amministrazione uscente, cogliendo quando di positivo è stato fatto, ma di voltare pagina e di accreditare volti nuovi, uomini e donne con tanta voglia di fare. Alberto Boasso, segretario del circolo cittadino del Pd,  ha esordito  parlando di coesione della coalizione e di un programma che vuole essere un metodo di lavoro efficace da adottare nella massima trasparenza,  un programma dove si porrà attenzione al sociale, ai lavori pubblici e a parecchio altro ancora.

Peppe Lai, di NoiOr, di queste proposte programmatiche ne ha citate alcune:  la creazione di un centro polivalente dove  abilità e disabilità si incontrino per consentire a quanti hanno una disabilità di imparare un mestiere. Poi la possibilità di abbellire la città mettendo a disposizione degli artisti i muri degli edifici pubblici. E ancora creare un fondo a favore dei  gruppi musicali per promuovere i loro brani inediti.

Angela Loi, del Psd’Az, anche lei ha formulato alcune proposte, stavolta  legate alla matrice della  sua cultura politica: la nascita di una scuola civica di sardismo, per tutelare le tradizioni, la lingua, gli antichi mestieri, da quello dei figoli all’arte del  cucito nel confezionamento dei costumi. “Insieme ce la faremo”, ha dichiarato Angela Loi, “anche a correggere gli errori precedenti”.

Partendo proprio dai programmi, Francesco Cabras del Psi, ha riproposto  i temi cari alla tradizione socialista – laicità, sociale e  sviluppo futuro – per evidenziare come si debba porre attenzione al reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione degli obiettivi. Secondo Cabras in Comune va  istituito un progetto di piano,  aperto anche alla collaborazione degli ordini professionali, di validi tecnici, dei cittadini, per la ricerca di finanziamenti nazionali ed europei.

Un taglio decisamente più politico quello di Giorgio Mastino di  Oristano nel cuore che è andato all’attacco delle coalizioni concorrenti. “Oristano ha bisogno di un rinnovamento della classe dirigente”, ha affermato Mastino. “Chi governa da ormai trent’anni non ha più stimoli per  tenere il passo con i giovani. Le coalizioni di Lutzu e Pecoraro oggi  rappresentano quanto di più vecchio si possa esprimere. E le altre coalizioni sono solo fuffa e gazzosa, lo abbiamo visto”. Mastino, proprio, guardando alle esigenze dei giovani, ha lodato il progetto Oristano Est  e l’istituto del microcredito,  a misura proprio dei giovani che vogliono fare impresa. Da Mastino, infine, un richiamo al rilancio di Torre Grande in chiave turistica.

Sul turismo  e giovani si è soffermato anche Stefano Spada, di Valore Comune che ha richiamato al ruolo di Oristano come città guida del territorio. Poi appunto il turismo, declinato con la cultura, per creare sviluppo e lavoro. “Nella nostra città”, ha lamentato Stefano Spada, “negli ultimi trent’anni mai si è investito in modo serio sul turismo”.  Un turismo che secondo Spada passa per la valorizzazione della storia giudicale, della Sartiglia, l’apertura dei monumenti, il flusso crocieristico, la valorizzazione della nautica, l’utilizzo di risorse professionali  con validi manager del settore. Spada si è impegnato perché la reggia giudicale torni agli oristanesi e perché la Sartiglia sia  tutelata dall’Unesco.

Tanti impegni  ai quali si è aggiunto il messaggio del candidato sindaco Maria Obinu che ha  richiamato l’umiltà di chi lavora  a testa bassa per la realizzazione di un programma nel quale con turismo,  spettacolo,  il sociale deve avere uno spazio importante.

“In questi anni la porta del mio ufficio è sempre rimasta aperta”, ha affermato Maria Obinu, “ho sempre ascoltato tutti, i bisogni della gente. Magari non sarò riuscita a risolvere i problemi di tutte queste persone. Ma c’è chi mi ha detto grazie, solo perchè ho prestato loro ascolto. Sarà ancora così. Non cambierò”.

Foto di Marta Mereu

Foto di Marta Mereu

Mercoledì, 24 maggio 2017

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