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Nuovo patto per lo sviluppo siglato da Guilcer e Barigadu con la Regione

Si punta sul turismo fluviale e termale, i percorsi archeologici e la filiera del cavallo. Lotta alla dispersione scolastica

Ghilarza - Visita Paci e Argiolas2

Nuovo patto per lo sviluppo siglato da Guilcer e Barigadu con la Regione
Si punta sul turismo fluviale e termale, i percorsi archeologici e la filiera del cavallo. Lotta alla dispersione scolastica

Foto Ufficio Stampa Regione Sardegna

Nella Torre Aragonese  di Ghilarza per pensare il futuro con un progetto che punta a sviluppo e occupazione di un intero territorio, partendo da una lotta senza quartiere alla dispersione scolastica e dalla valorizzazione di risorse straordinarie come  il turismo fluviale e termale, i percorsi archeologici e la filiera del cavallo.

Le Unioni di Comuni del Guilcier e del Barigadu hanno presentato la loro manifestazione d’interesse agli assessori della Programmazione Raffaele Paci e del Turismo Barbara Argiolas, con amministratori locali, imprenditori e rappresentanti sindacali. Un percorso che prevede ora la fase di co-progettazione con la Regione, e poi  il rush finale verso il finanziamento del progetto. “Questi due territori hanno deciso di intraprendere un percorso comune per creare nuove occasioni di sviluppo e lavoro che sono l’unico e solo antidoto allo spopolamento”, ha detto l’assessore Paci. “Un esempio concreto di come sia fondamentale allearsi e unire le forze, perché solo moltiplicando le risorse e mettendo in fila gli interventi si riesce a generare sviluppo, reddito e occupazione. E se c’è occupazione anche i giovani possono scegliere di restare. Non c’è altra strada: è finito il tempo delle piazzette, servono progetti di ampio respiro che siano in grado di autosostenersi e crescere nel tempo”.

Nel progetto consegnato alla Regione sono coinvolti 18 Comuni per un totale di 22.172 abitanti, organizzati nelle Unioni del Guilcier (presidente Alessandro Defrassu) e del Barigadu (Giovanni Orrù): partendo da un’istruzione di qualità, si punta a stimolare un maggior spirito imprenditoriale, migliorando l’autosufficienza energetica del territorio e valorizzandone le potenzialità turistiche e culturali.

ARGIOLAS,  CONDIVIDERE IL PERCORSO GARANTISCE FORZA AI PROGETTI – “Nella manifestazione d’interesse presentata  dalle Unioni dei Comuni di Guilcier e Barigadu – ha detto l’assessora del Turismo, Commercio e Artigianato Barbara Argiolas – apprezzo la volontà di creare una progettualità convincente e sinergica tra tutti i centri coinvolti. È fondamentale che la governance regionale includa modelli di gestione territoriale, perché la Regione stabilisce la strategia ma le idee e i progetti devono nascere dal basso. In ambito turistico, lavoriamo al rafforzamento di una offerta turistica sostenibile e nei territori del Guilcier e del Barigadu questa strategia può trovare interessanti declinazioni. Il lago Omodeo, le strutture termali, la cultura del cavallo, le importanti testimonianze archeologiche sono attrattori che distinguono il territorio e serviranno a farlo conoscere. Ma soprattutto sono la base per offerte turistiche autentiche e originali, in grado di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale di tutte le realtà coinvolte. Un altro elemento importante della proposta è la creazione di un marchio, che non ha tanto un valore commerciale ma restituisce il senso di più comunità che si mettono insieme per condividere percorsi e progetti comuni all’insegna della crescita, delle competenze e della qualità. Non esiste una progettualità senza una comunità, perché da soli non si va da nessuna parte”.

PACI, PAROLA D’ORDINE FARE IMPRESA – “La parola d’ordine è fare impresa. Anche nella cultura, perché bisogna ragionare come imprese culturali e non come un pezzetto collaterale del servizio pubblico”, ha sottolineato il vicepresidente della Regione, ribadendo come nella programmazione territoriale di questa Giunta sia assolutamente irrinunciabile il ruolo degli imprenditori. “È importante unire le forze: superiamo le visioni ristrette e pensiamo in grande, guardiamo al territorio pur mantenendo ciascuno la propria identità che nessuno, nessuno vuole portare via. Oggi abbiamo due Unioni che hanno dimostrato di avere una visione comune e una forte capacità di guardare avanti, facendo aggregazioni e reti amministrative. Un territorio che ha intrapreso un percorso corretto che sono sicuro porterà a risultati importanti, facendo leva sulle grandi risorse del territorio che vanno dal lago Omodeo al Nuraghe Losa fino alle terme “.

UN PRIMO BILANCIO – A due anni dall’avvio della programmazione territoriale sono 17 i territori che hanno presentato la loro manifestazione d’interesse. Cinque i progetti chiusi e già finanziati dalla Regione: Parteolla e Basso Campidano, Ogliastra (Percorsi di lunga vita), Gallura (Città di Paesi), Parte Montis (C.A.S.A.) e Marghine (Marghine al centro) per un totale di oltre 156 milioni di euro messi a correre, 60 Comuni e quasi 180mila abitanti coinvolti.

Foto Ufficio Stampa Regione Sardegna

Martedì, 16 maggio 2017

 

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