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Da lunedì niente acqua la notte a Bosa e Macomer

Lavori di Abbanoa al potabilizzatore del Temo

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Da lunedì niente acqua la notte a Bosa e Macomer
Lavori di Abbanoa al potabilizzatore del Temo

Si completano i lavori di efficientamento del potabilizzatore del Temo. Lunedì 15 maggio le squadre di Abbanoa inizieranno un importante intervento di manutenzione della terza vasca di chiariflocculazione (sistema che trattiene le impurità) nell’impianto che produce acqua potabile trattando la risorsa idrica prelevata dall’invaso di Monteleone Rocca Doria. L’intervento andrà avanti per una settimana: è il terzo che viene effettuato in questo impianto. I primi due sono stati eseguiti a gennaio e febbraio nelle altre due vasche. Si tratta di lavori che porteranno uno sostanziale miglioramento nella quantità e qualità di acqua trattata e distribuita nei centri serviti.

I tecnici di Abbanoa avvieranno i lavori programmati nel potabilizzatore del Temo lunedì, appunto, e andranno avanti per 7 giorni fino al 22 maggio. Il processo di potabilizzazione sarà garantito dalle altre due vasche, ma la portata d’acqua prodotta diminuirà di 50 litri al secondo.

Per mantenere sufficienti scorte nei serbatoi e garantire un adeguato livello del servizio, soprattutto nelle ore del giorno in cui si riscontrano i maggiori consumi, a partire da lunedì saranno effettuate chiusure notturne dalle 23.30 alle 5.30 nel Comune di Bosa e dalle 24 alle 5 nel Comune di Macomer. Sarà cura delle squadre di Abbanoa effettuare tutte le manovre in rete necessarie a limitare gli orari di chiusura in base all’andamento dei consumi e alla disponibilità nei serbatoi. Le restrizioni termineranno lunedì 22 maggio. Abbanoa terrà informata la clientela durante i lavori e al termine dell’intervento attraverso tutti i canali disponibili, compreso il sito internet aziendale che, in caso di variazioni nelle attività, garantirà un aggiornamento tempestivo rispetto alla tabella di marcia dei lavori.

Abbanoa sta portando avanti un piano complessivo che ha riguardato diversi potabilizzatori del nord Sardegna: Bidighinzu, Truncu Reale, Pedra Majore, Castelsardo e Agnata. L’acqua grezza prelevata dagli invasi, infatti, ha necessità di sofisticati processi di trattamento per essere resa potabile. La Sardegna vanta il poco invidiabile record nazionale di dipendenza da queste fonti d’approvvigionamento e di conseguenza è anche la regione con il maggior numero di potabilizzatori: una cinquantina di vere e proprie fabbriche dell’acqua.

Venerdì, 12 maggio 2017

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