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Olivicoltura sarda da rilanciare

La regione convocherà un tavolo tecnico. L'annuncio a Seneghe in occasione della proclamazione dei vincitori del Premio nazionale Montiferru

seneghe - Premiazioni Premio Montiferru

Olivicoltura sarda da rilanciare
La regione convocherà un tavolo tecnico. L’annuncio a Seneghe in occasione della proclamazione dei vincitori del Premio nazionale Montiferru

Un momento della cerimonia di proclamazione dei vincitori del Premio Mntiferru a Seneghe

Il comparto olivicolo sardo ha necessità di un rilancio. È il dato emerso a Seneghe, in occasione della proclamazione dei vincitori del Premio nazionale per l’olio extravergine d’oliva Montiferru. Antonio Biancu, rappresentante dell’assessorato regionale all’Agricoltura, ha annunciato la convocazione di un tavolo tecnico al quale verranno invitati tutti i soggetti interessati, per discutere del futuro del Premio Montiferru, ma più in generale delle possibilità di sostegno a favore del comparto. Biancu, tra l’altro, ha messo in evidenza come ha fronte di 40 organizzazioni di produttori che operano nel comparto agroalimentare, solo una sia espressione del comparto olivicolo.

Biancu ha rassicurato il sindaco di Seneghe Gianni Oggianu, che nel suo intervento non ha nascosto le difficoltà incontrate negli ultimi anni nell’organizzazione del Premio, a causa della riduzione delle risorse finanziarie a disposizione, e ha posto l’esigenza di un rilancio della manifestazione.

Alla cerimonia di proclamazione degli oli vincitori del Premio nazionale per l’olio extravergine d’oliva Montiferru sono intervenuti anche il componente della Giunta della Camera di commercio di Oristano Giuseppe Casu e il segretario generale Enrico Massidda; Casu ha assicurato che al Premio sarà riservato il massimo sostegno del sistema camerale, anche dopo l’accorpamento della Camera di commercio di Oristano, conseguenza della riforma delle Camere di commercio italiane. Il segretario Massidda ha evidenziato il positivo coinvolgimento, quest’anno,  nel Comitato organizzatore del Premio dell’Università di Cagliari e auspicato il coinvolgimento dell’Università di Sassari.

Il presidente della giuria del Premio, Pierpaolo Arca, ha evidenziato come la stagione olivicola appena trascorsa sia stata fortemente condizionata da un andamento climatico non favorevole e ciò ha inciso fortemente sulla produttività, ma ciononostante la qualità dell’olio non ne ha risentito. Un buon livello qualitativo è stato messo in evidenza dagli assaggi della giuria e confermato dalle analisi di laboratorio.

Alla cerimonia di Seneghe era presente anche il consigliere regionale Mario Tendas e hanno portato un messaggio di saluto anche i rappresentati dell’agenzia Agris, Martino Muntoni, e dell’agenzia Laore, Piera Becciu.

I vincitori
Sezione DOP-IGP: 1° Don Gioacchino, dell’Azienda agricola Leone Sabino Donato Claudio di Canosa di Puglia, in provincia di Barletta Andria Trani; 2° L’Erta di Quintole, dell’Azienda agricola Legnaioli Filippo – L’Erta di Quintole di Pruneta, in provincia di Firenze; 3° Tenuta Torre di Mossa dell’Azienda agricola De Carlo sas di Bitritto, in provincia di Bari.

Sezione Biologico: 1° Leccio del corno, dell’Azienda agricola La Ranocchiaia di di San Casciano in Val di pesa, in provincia di Firenze; 2° Superbo, dell’Azienda agricola Quattrociocchi Americo di Alatri, in provincia di Frosinone; 3° Ex Terra, dell’Azienda agricola Leone Sabino Donato Claudio di Canosa di Puglia, in provincia di Barletta Andria Trani.

Sezione Monocultivar: 1° Monocultivar Moraiolo, dell’Azienda agricola Decimi di Segoloni Romina di Bettona, in provincia di Perugia; 2° Olisir 1000+, dell’Azienda agricola Le Tre Colonne di Salvatore Stallone di Giovinazzo, in provincia di Bari; 3° Ispiritu Sardu, dell’Azienda agricola Masoni Becciu di Valentina Deidda di Villacidro, in provincia del Medio Campidano.

Sezione Pluricultivar: 1° Galardi Plenum della Fattoria di Poggiopiano di Galardi Mauro di Fiesole, in provincia di Firenze; 2° Emozione dell’Azienda agricola Decimi di Segoloni Romina di Bettona, in provincia di Perugia; 3° Io Voglio, dell’Azienda agricola Leone Sabino Donato Claudio di Canosa di Puglia, in provincia di Barletta Andria Trani.

Premio Speciale Frantoiani. Sezione Dop/Igp: Pasquini – Dal 1920, del Frantoio Pasquini Attilio snc di Pasquini A. e C. di Reggello, in provincia di Firenze; Sezione Biologico:  Primo Bio, dei Frantoi Cutrera srl di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa; Sezione monocultivar: Monocultivar Coratina della Intini srl di Martina Franca, in provincia di Taranto;

Sezione pluricultivar: 100% Italiano, dell’azienda Olio di Dievole srl, di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena.

Sezione Internazionale: 1° El Empiedro, della Olivarera La Purisima (Spagna); 2° Cladivm dell’Aceite Aroden Hispania s.l. (Spagna); 3° Parqueoliva Serie Oro dell’Almazaras de la Subbética s.l.

Premio Hermanu: Tenuta Torre di Mossa, dell’Azienda agricola De Carlo sas di Bitritto, in provincia di Bari.

Miglior confezione: Emozione, dell’Azienda agricola Decimi di Segoloni Romina di Bettona, in provincia di Perugia.

Il Premio nazionale per l’olio extravergine d’oliva Montiferru è una delle principali rassegne italiane del settore. E’ organizzato da un Comitato di cui quest’anno hanno fatto parte la Camera di Commercio di Oristano, il Comune di Seneghe, le Agenzie regionali Laore Sardegna e Agris Sardegna e l’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Ha collaborato alla sua realizzazione il Dipartimento della Scienza della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari.
Il Premio Montiferru, anche quest’anno ha ottenuto il patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole e dell’Assessorato all’Agricoltura.

Questa edizione ha visto la partecipazione di ottantotto oli iscritti, proposti da 62 aziende, delle quali 39 operano nella penisola e 16 in Sardegna. Di queste 62 aziende, inoltre, 7 sono state quelle estere che hanno iscritto le loro produzioni nell’apposita sezione internazionale.

Lunedì, 8 maggio 2017

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