Doccia fredda per gli allevatori: vaccino e veterinario se li paghino loro
Il Ministero ha deciso che l’Assl non garantirà più il servizio di vaccinazione previsto sinora contro la Blue tongue
Oltre alle difficoltà del comparto, con le quali fare i conti tutti i giorni, adesso anche un’altra inattesa e poco piacevole notizia per gli allevatori di bovini della provincia di Oristano che d’ora in avanti dovranno pagare di tasca loro le vaccinazioni contro la Blue tongue per consentire la movimentazione dei vitelli.
Stamane il responsabile del Servizio veterinario dell’Assl 5 Antonio Montisci ha incontrato le associazioni di categoria per spiegare quanto prevede una delibera ministeriale. In sostanza il sistema di vaccinazione dei bovini contro la Blue tongue non rientra più nei cosiddetti livelli assistenziali garantiti dal servizio pubblico. Ogni allevatore dovrà fare pagando di suo. Dovrà acquistare il vaccino e incaricare un veterinario per la somministrazione. Non solo. Sarà chiamato a seguire la procedura di acquisto dei vaccini contro la Blue tongue, non proprio un’operazione facile per chi dalla mattina alla sera deve accudire al bestiame in stalla o in campagna.
Le associazioni di categoria non hanno nascosto la loro perplessità su una procedura che rischia di complicare ulteriormente l’attività di allevamento e aumentarne i costi in un momento in cui la leva del prezzo è molto importante sui mercati, sempre più grandi e sempre maggiormente competitivi.
Il problema in provincia di Oristano è particolarmente sentito nel comprensorio di Arborea dove maggiore è la movimentazione dei vitelli.
Lunedì, 27 marzo 2017
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