Dopo il referendum Tendas rilancia: "Abbanoa chiuda i contenziosi" - LinkOristano
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Dopo il referendum Tendas rilancia: “Abbanoa chiuda i contenziosi”

Nuove polemiche del sindaco di Oristano col Comitato promotore referendario

Guido Tendas

Dopo il referendum Tendas rilancia: “Abbanoa chiuda i contenziosi”
Nuove polemiche del sindaco di Oristano col Comitato promotore referendario

Guido Tendas

Il giorno dopo il fallimento del referendum contro Abbanoa il sindaco di Oristano Guido Tendas rilancia. Ribadendo la contrarietà alla consultazione, stamane ha annunciato che chiederà un immediato incontro con l’amministratore delegato della società, Alessandro Ramazzotti, e soluzioi adeguate alle controversie con l’utenza.

“Preoccupa il fatto che quasi novemila oristanesi siano andati a votare spinti dai rapporti difficili con Abbanoa, a causa delle problematiche sulle bollette e i conseguenti contenziosi”, ha affermato il sindaco Tendas. “Ecco perché chiederò alla società interventi immediati che consentano il superamento di queste situazioni anche attraverso la rateizzazione massima del dovuto e attraverso soluzioni adeguate circa la conciliazione”.

“Tolto il discorso delle bollette pazze”, ha aggiunto il sindaco, “spesso le richieste di Abbanoa per consumi pregressi si scopre che sono in linea con i quantitativi conteggiati grazie all’impiego dei nuovi contatori”.

Tendas ha tenuto ad evidenziare la sua posizione critica e non compiacente nei confronti di Abbanoa. “Sono l’unico amministratore che è stato denunciato dalla società, accusato di svolgere azioni contro di essa nel mio ruolo esercitato nell’Autorità di gestione, l’Egas”, ha affermato Guido Tendas. “Il Comune di Oristano, inoltre ha con Abbanoa un contenzioso aperto per 4,5 milioni di euro che non intende chiudere certo con una transazione perché ritiene di essere nel giusto quando avanza queste richieste, ora al vaglio del tribunale”.

Il sindaco a tale proposito ha polemizzato con i consiglieri di opposizione che a Oristano hanno dato vita al Comitato promotore del referendum e che sedevano nella giunta comunale al momento della stipula degli accordi con Abbanoa sulla gestione idrica. “Allora”, ha ricordato Guido Tendas, “non vollero entrare nella società acquisendo le quote, con l’unico risultato che oggi il nostro Comune non può intervenire direttamente sull’operato dell’azienda non essendone azionista”.

Con i consiglieri del Comitato promotore Tendas ha polemizzato ancora rigettando l’accusa di boicottaggio della consultazione. “Non solo non abbiamo boicottato il referendum”, ha affermato il sindaco Tendas, “ma anzi i nostri uffici hanno gestito nel migliore dei mondi la consultazioni”.

“Piuttosto non è lo strumento del referendum in questo caso che si deve utilizzare per cambiare le regole”, ha diciarato ancora il sindaco di Oristano. “Entro il 2020 nessun comune potrà più avere la gestione idrica diretta. Il Comitato promotore del referendum, invece, ha voluto ugualmente forzare la mano, nonostante i pareri contrari di legittimità, avventurandosi in un percorso referendario a spese dei contribuenti di Oristano”.

Lunedì, 20 marzo 2017

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