Abbanoa: "Referendum legato più a vicende politiche locali" - LinkOristano
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Abbanoa: “Referendum legato più a vicende politiche locali”

L'amministratore unico della società idrica commenta il risultato del voto a Oristano

Alessandro Ramazzotti

Abbanoa: “Referendum legato più a vicende politiche locali”
L’amministratore unico della società idrica commenta il risultato del voto a Oristano

“Il tema del referendum non era tanto quello dell’uscita da Abbanoa ma, invece, un problema legato a vicende politiche locali”. E’ il commento dell’amministratore unico della società Alessandro Ramazzotti al referendum tenutosi ieri a Oristano sulla gestione diretta del servizio idrico che non ha raggiunto il quorum con solo il 33% degli elettori che si è presentato alle urne. Ramazzotti ha ricordato che la società da lui guidata ha ereditato un “sistema di reti sgangherato” e ha parlato di critiche fondate su “mistificazioni che non hanno fatto breccia”.

Alessandro Ramazzotti

“Noi siamo un gestore e non spettava a noi parlare sul referendum. Credo, però, che oggi si possa dire che toni così aspri verso la prima azienda della Sardegna siano il frutto di temi politici su questioni locali. Il buon senso comune ha dimostrato che questi toni erano fuori luogo”. Lo ha detto l’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, rispondendo ai cronisti sul mancato raggiungimento del quorum al referendum sull’acqua a Oristano. “Credo anche, e questo mi dispiace, che nella discussione sul referendum sia stata rimossa la situazione antecedente all’avvento di Abbanoa in quel territorio, con reti obsolete e diversi problemi”.

Stando a  un dossier redatto nel 2008, per il passaggio di consegne degli impianti e del servizio tra il Comune di Oristano e il gestore unico, che riassumeva lo stato di fatto delle reti, degli impianti e di tutti i manufatti, emergevano non poche criticità: strumenti di misura, telecontrollo e mappatura delle reti mancanti, condotte in cemento-amianto, allacci non standard e diverse manutenzioni da effettuare.

Secondo Ramazzotti, “in Sardegna non c’era la propensione a pagare le bollette dell’acqua e non per colpa dei cittadini ma perché i deficit delle vecchie aziende venivano ripianate dal pubblico. Inoltre un sistema come quello idrico che muove centinaia di milioni ha un po’ rivisto il suo sistema di comando e quelli che erano i segnali che arrivavano all’esterno. Oggi in Abbanoa valgono le regole, per le assunzioni, come per le gare e gli affidamenti”.

“Ciò che ci guida – sottolinea il direttore Sandro Murtas – è la programmazione degli investimenti. Rispetto ad una stagione in cui si ripartivano le risorse a pioggia, investiamo rispetto alla necessità e ai servizi attesi”. (Agi / Ansa)

Lunedì, 20 marzo 2017

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