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Legacoop chiede un nuovo confronto sulla Casa di riposo di Ghilarza

Il presidente Chessa apre al dialogo, ma critica anche le scelte attuate dal Comune, che hanno portato alla paralisi

Gabriele Chessa

Sulla vicenda legata alla gestione della Casa di riposo Angelino Licheri di Ghilarza riceviamo e pubblichiamo una nota del presidente della Legacoop Oristano Gabriele Chessa.

Gabriele Chessa

Le Cooperative Sociali di Legacoop, che gestiscono quasi la totalità delle strutture residenziali per anziani del territorio, si sono recentemente riunite per un urgente momento di confronto sulla situazione di vero e proprio corto circuito, generatosi a seguito delle procedure per l’affidamento della gestione della Comunità alloggio “Angelino Licheri” di Ghilarza.

Siamo amareggiati e preoccupati per la delicata situazione degli anziani ospitati e dei lavoratori della Comunità Alloggio “Angelino Licheri” di Ghilarza. Amareggiati ma, duole ribadirlo, certo non sorpresi.
Era un corto circuito annunciato, e pertanto evitabile.
Certi che in queste situazioni sia opportuno confrontarsi per individuare appropriate soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti (stazione appaltante, imprese, lavoratori), nei mesi scorsi abbiamo più volte segnalato la improcrastinabile necessità di poter approfondire e ridiscutere alcune scelte che l’Amministrazione di Ghilarza stava accingendosi a compiere, per valutare assieme gli eventuali correttivi da apportare.
Questo confronto non è avvenuto, ma anzi si è arrivati a pubblicare una procedura che affidava la gestione di un servizio così delicato, e quindi mettendo nel conto anche un possibile cambio di gestione, addirittura per soli tre mesi.

La situazione di oggi è sotto gli occhi di tutti. E’ esattamente quello che succede quando una stazione appaltante si irrigidisce in scelte poco sensate e miopi.
Nei giorni scorsi, da più parti, sono giunti inviti ad adoperarci per contribuire a risolvere la situazione.
Per senso di responsabilità verso le nostre comunità, i nostri anziani e i lavoratori che vi hanno sempre prestato servizio, questa disponibilità non verrà mai meno, a patto che ci si confronti per rivedere le condizioni che non possono essere queste. A patto che le condizioni siano insomma sostenibili.
A queste condizioni le prime che rischiano di andare fuori strada sono proprio le imprese che gestiscono il servizio, rischiando di dover “risparmiare” sul lavoro e sulla qualità del servizio.
Rinnoviamo pertanto l’invito e la disponibilità affinchè si apra un tavolo di confronto che coinvolga tutte le parti interessate.

Il Presidente di Legacoop Oristano
Gabriele Chessa

Giovedì, 16 febbraio 2017

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