Via libera del Ministero alla pesca dei ricci nell'Area marina del Sinis - LinkOristano
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Via libera del Ministero alla pesca dei ricci nell’Area marina del Sinis

Si chiude con successo la trattativa aperta dal Comune e che ha coinvolto i pescatori

Ricci

Via libera alla pesca dei ricci nell’Area marina Sinis Malidventre. Ne ha dato notizia questa sera il sindaco di Cabras Cristiano Carrus che è anche presidente del parco marino. Per domani mattina il sindaco Carrus ha convocato una riunione di giunta. Si dovrà approvare la bozza di disciplina inviata dal ministero. Spetterà poi alla Capitaneria di porto di Oristano, di concerto con l’Ente gestore, emanare l’apposita ordinanza di recepimento della disciplina per il prelievo del riccio di mare.

Il Ministero ha accettato una delle tre proposte del Comune ed in particolar modo quella che garantirà maggiore tutela alla risorsa, ossia un prelievo massimo di 500 esemplari al giorno per ogni pescatore autorizzato, per un massimo di 30 giornate di pesca, fino alla data del 30 aprile prossimo, data ultima del calendario regionale. Inoltre dovranno essere rispettate le prescrizioni del decreto regionale sulla pesca del riccio di mare, tra le quali il divieto di pescare il lunedì e terminare le attività di sbarco entro le ore 15.

La decisione degli uffici romani arriva a seguito dell’incontro tra il Comune di Cabras, ente gestore dell’Area Marina, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed i rappresentanti delle due associazioni locali di pescatori di ricci.

“Il dialogo tra Ente gestore e Ministero, nel quale hanno preso parte anche i rappresentanti dei pescatori, ha portato a riaprire la pesca del riccio di mare all’interno dell’Area marina”, ha dichiarato il sindaco Carrus. “Penso che con questa soluzione possa essere raggiunto il duplice obiettivo: quello di tutelare prima di tutto la risorsa e poter consentire agli operatori di poter lavorare seppure con alcune restrizioni, consentendo alla risorsa di riprendersi”.

“La comunicazione del Ministero”, ha commentato dal canto suo il direttore dell’Area marina Giorgio Massaro, “da il via ad una nuova forma di “co-gestione” della risorsa, caratterizzata da una forte responsabilizzazione sia dell’Ente gestore che dei pescatori in attività integrative e di supporto”.

Lunedì, 6 febbraio 2017

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