Emergenza sangue: “Non è ancora finita, continuate a donare”
Nota polemica delle associazioni di talassemici dopo le rassicurazioni della Regione
Polemiche sull’emergenza sangue. Dopo le rassicurazioni della Regione, intervengono le associazioni di talassemici con una che pubblichiamo di seguito.
Dall’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna fanno sapere che la “carenza sangue è risolta e le scorte sono di nuovo nella norma”.
Secondo il comunicato stampa “La carenza che si è registrata nell’Isola è risolta e comunque non ha in alcun modo compromesso gli interventi chirurgici urgenti né quelli programmati. Non c’è stato alcun disagio per i pazienti”.
Bene, a questo punto, visto che sono bastate un centinaio di donazioni per “tornare alla normalità”, ci spieghino gli amici dell’Assessorato cosa intendano loro per “normalità”.
Ci facciano capire come sia possibile, in una Regione come la Sardegna che importa 30 mila sacche di sangue all’anno (che in soldoni fa circa 5,5 mln di €) e che in questo periodo dell’anno è sempre in crisi nera asserire, a pochi giorni dal blocco degli interventi di routine e della normale programmazione delle terapie trasfusionali delle persone con talassemia, che siamo tornati alla normalità.
Ci chiediamo cosa sia la normalità per loro, perché ci pareva di essere stati abbastanza chiari il 28 dicembre scorso, quando in conferenza stampa con l’Assessore alla Sanità Dr. Luigi Arru in persona dicevamo che la normalità in Sardegna non esiste.
In Assessorato ieri, secondo noi, hanno commesso un pecca di valutazione e concettualmente sono cascati nell’errore culturale che invece dovrebbero combattere: quello di sottovalutare l’intera questione diramando un comunicato che disorienta e stupisce.
Ora, siccome il problema – stando alle loro comunicazioni trionfalistiche sarebbe risolto – da domani e per i prossimi giorni ci aspettiamo un drastico calo delle donazioni, e sì che l’inverno è ancora lungo.
E allora cari amici che pensavate di donare un po’ del vostro sangue, non lasciatevi persuadere da questi comunicati che mirano a tranquillizzare le persone, più che a sensibilizzarle e renderle partecipi di un grave problema che non finirà per le sacche raccolte in pochi giorni e per le quali vi ringraziamo dal profondo del cuore.
Sarebbe bello, così per dire, che in Regione si adoperassero in questa direzione:
– non smentire l’AVIS, che in fatto di numeri è più precisa degli analisti del CERN;
– investire in campagne di sensibilizzazione (a cui dovrebbero partecipare anche alcuni di loro) un po’ di quei soldi che le associazioni dei donatori e dei pazienti – grazie al loro impegno – hanno fatto risparmiare alle casse della Regione negli ultimi anni (si parla di circa 10 mila sacche non più importate in questi ultimi 7/8 anni);
– evitare di scrivere che i pazienti non hanno subito disagi, perché è una cosa non vera;
– investire risorse importanti nell’adeguamento dei centri di raccolta sangue (delle aziende ospedaliere e delle principali sedi comunali AVIS del territorio) ai fini dell’accreditamento delle suddette.
Per il resto, se dall’Assessorato volessero convocarci per quel famoso tavolo tecnico permanente sulle emoglobinopatie, noi ci siamo, con comodità loro si intende.
Ivano Argiolas
Presidente Centrale di Thalassa Azione Onlus
Coordinatore Comitato Associazioni Sarde Talassemici
Matteo Pusceddu
Presidente di Thalassa Azione Cagliari Onlus
Eloisa Abis
Presidente di Thalassa Azione Medio Campidano
Federica Loi
Responsabile Comitato Thalassa Azione Sarrabus
Angela Pisanu e Anna Maria Usai
Responsabili Comitato Thalassa Azione Nuoro
Federica Tascedda
Responsabile Comitato Thalassa Azione Ogliastra
Massimiliano Vinci
Presidente di Thalassemici Oristano Onlus
Coordinatore Comitato Associazioni Sarde Talassemici
Francesco Secondi
Presidente Associazione Thalassemici Sardi Onlus
Coordinatore Comitato Associazioni Sarde Talassemici
Giovedì, 19 gennaio 2017
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