Referendum: "Statuto sardo da riscrivere insieme" - LinkOristano
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Referendum: “Statuto sardo da riscrivere insieme”

Intervento del segretario nazionale di Progetu Repùblica, Gianluca Collu

Gianluca Collu, nuovo segretario progres

di Gianluca Collu
segretario nazionale di Progetu Repùblica

Gianluca Collu

Gianluca Collu

La Sardegna ha detto No. Oltre il 72% dei cittadini sardi ha votato contro la riforma costituzionale anche al fine, come affermato dal Presidente del Consiglio Regionale Ganau, di non vedere limitato o cancellato lo spazio di autonomia, a nostro giudizio storicamente insufficiente a difendere con efficacia gli interessi della nostra Nazione.

Focalizzando la questione sulla nostra terra, il dato politico rilevante è che oggi il presidente Pigliaru, con la sua visione politica e le sue strategie unioniste, ha clamorosamente fallito. La sua sconfitta è ancora più eclatante di quella del suo datore di lavoro Matteo Renzi, già dimessosi dalla carica di primo ministro. Pigliaru e la sua impalpabile Giunta oggi appaiono al popolo sardo come un corpo estraneo, isolati dal contesto sociale in cui dovrebbero governare e vivere, totalmente inadatti a guidare la Nazione sarda.

Non possiamo neanche parlare di un ridimensionamento della forza di un Presidente e di una Giunta che sono stati eletti con il voto di due sardi su dieci e che di fatto non hanno mai rappresentato la comunità sarda. In tal senso le dimissioni del Presidente Pigliaru, così platealmente delegittimato, sarebbero un atto dovuto, un gesto di dignità e responsabilità, ma sappiamo bene che ciò non avverrà. Se c’è una cosa a cui la classe politica sarda unionista è attaccata è la poltrona, la coerenza non è un concetto che rientra nella loro sfera politica.

La domanda che ora dobbiamo porci è quale possa essere il campo d’azione e di proposta delle forze politiche che sono rimaste escluse dalla rappresentanza in Consiglio Regionale da una legge elettorale iniqua.Così come abbiamo suggerito prima del referendum, a nostro avviso è necessario dare inizio a una fase costituente per la riscrittura dello Statuto sardo che allarghi gli spazi di sovranità su temi cruciali per il nostro futuro come fiscalità, istruzione, energia, politiche sociali e beni culturali. Una Carta Fondamentale dei sardi che allarghi il nostro orizzonte politico fondata su tre principi come il riconoscimento della Nazione sarda, la co-ufficialità della Lingua sarda e delle altre Lingue di Sardegna, nonché il diritto a decidere.

Per questo rinnoviamo l’invito alla massima partecipazione dei soggetti politici nazionali sardi e a tutti i cittadini che oggi hanno preso coscienza dei pericoli legati agli istinti centralisti dello Stato italiano. Riscrivere lo Statuto insieme sarà un atto di unità e di responsabilità nazionale. Cambiare lo Statuto per cambiare la Sardegna può e deve essere il nostro obiettivo storico, la nostra missione, la strada comune verso la piena emancipazione politica, economica e sociale del popolo sardo.

Lunedì, 5 dicembre 2016

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