Rifiuti, il risparmio c'è con la nuova gestione dell'impianto di Arborea - LinkOristano
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Rifiuti, il risparmio c’è con la nuova gestione dell’impianto di Arborea

Il Consorzio industriale di Oristano rende noti i conti del primo semestre. Vantaggi per gli utenti

Rifiuti, il risparmio c’è con la nuova gestione dell’impianto di Arborea
Il Consorzio industriale di Oristano rende noti i conti del primo semestre. Vantaggi per gli utenti

Le tariffe di smaltimento dei rifiuti al netto della cosiddetta ecotassa, praticate nell’impianto di trattamento di Masangionis – Arborea non aumenteranno ed anzi sono state poste le basi per una loro riduzione nel prossimo futuro, a tutto vantaggio dei Comuni conferitori e dunque degli utenti. È questo il risultato che emerge dalla prima semestrale riferita al periodo gennaio-giugno 2016 effettuata dagli uffici del Consorzio industriale provinciale oristanese, dopo l’assunzione, da parte dello stesso Consorzio, della gestione diretta dell’impianto, a servizio dell’intero territorio della Provincia di Oristano.

Massimiliano Daga

Massimiliano Daga

“Il consiglio di amministrazione”, afferma ancora il presidente Daga, “nell’ottica della massima trasparenza ha voluto rendere noti questi risultati”.

“Oltre che per il buon funzionamento dell’impianto, piena soddisfazione può essere espressa, inoltre, per il livello di attuazione della programmazione regionale in materia di rifiuti raggiunto dalla provincia di Oristano grazie anche all’apporto del Consorzio industriale”, dichiara ancora il presidente Massimiliano Daga. “Infatti, come risulta dal “Rapporto Ambientale Preliminare” del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, recentemente pubblicato, l’ambito provinciale di Oristano è l’unico in Sardegna ad avere realizzato e messo in esercizio – ad opera del Consorzio Industriale – tutte le componenti impiantistiche previste dal Piano”.

La tariffa complessiva nel 2017 sarà sensibilmente influenzata dalle modifiche – stabilite con legge nazionale e dalle conseguenti modalità di attuazione stabilite dalla Regione Sardegna – della misura della ecotassa che i gestori degli Impianti di smaltimento devono applicare agli utenti e riversare alla Regione.

La misura base di 5,16 €/t, per alcune tipologie di rifiuti, è stata considerevolmente incrementata, fino anche a 25 €/t, con dei meccanismi di riduzione in funzione dei livelli di differenziazione della raccolta dei rifiuti raggiunti dai comuni.

I conti del primo semestre

Gli Uffici del Consorzio industriale provinciale oristanese, mediante l’utilizzo del sistema di contabilità analitica appositamente implementato, hanno elaborato una situazione relativa ai costi e ricavi dell’impianto di trattamento RSU di Masangionis riferita al primo semestre del 2016, che evidenzia una sostanziale stabilità dei conferimenti e dalla quale emerge un risultato positivo di gestione, riferito alle sole due linee del secco e dell’organico e con le tariffe invariate, di oltre € 64.000, che conferma le previsioni prudenziali sui costi e ricavi effettivi di gestione contenuti nel Piano Economico Finanziario, sulla base del quale è stata decisa la revoca della concessione all’Impresa Intercantieri Vittadello S.p.A.,a far data dal primo dicembre del 2015.

Considerando anche l’apporto alla gestione della linea di valorizzazione delle raccolte differenziate, il risultato positivo provvisorio della gestione semestrale sale invece a oltre € 82.000.

Questi risultati positivi devono essere interpretati come suscettibili di ulteriore miglioramento in quanto il Consorzio ha dovuto sostenere, dall’avvio della gestione diretta, oneri per trasporto e smaltimento a Tossilo di sovvallo combustibile per complessivi € 187.000 non previsti nella tariffa di smaltimento, nonché altri costi legati all’avvio della gestione che non si ripeteranno nel futuro. Inoltre, dal secondo semestre la situazione dovrebbe ulteriormente migliorare, sul fronte dei costi, a seguito dell’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico da 200 Kwp che andrà a ridurre i costi dell’energia elettrica; a seguito della richiesta agevolazione sulle accise gravanti sul gasolio utilizzato per i mezzi che andrà a ridurre i costi di acquisto dei carburanti; e a seguito dell’acquisizione della certificazione di qualità ambientale che andrà a ridurre del 60% i massimali – e quindi i costi – delle polizze fideiussorie per la gestione e post gestione dell’impianto.

Nel secondo semestre è entrata in pieno funzionamento la gestione della linea di selezione della plastica, e si attende l’incremento dei conferimenti delle altre frazioni merceologiche (carta, cartone, vetro e lattine) che compongono la piattaforma di selezione delle raccolte differenziate. Tale linea garantirà un saldo attivo tra ricavi e costi, come evidente dalle prime stime effettuate.

Inoltre, è in corso la procedura per la realizzazione dell’automazione della linea di lavorazione della plastica mediante selettori ottici che ne incrementerà notevolmente la capacità produttiva e consentirà al Consorzio industriale di operare come C.S.S. (Centro di Selezione Spinta) per conto dello stesso Co.Re.Pla., con conseguente aumento del fatturato e della marginalità attesa.

Risultano quindi confermate pienamente le previsioni – prudenziali – assunte come base per la individuazione della sussistenza delle motivazioni di interesse pubblico che hanno determinato la revoca della concessione della gestione: con la gestione diretta del Consorzio, effettuata “a costo” e senza riconoscimento di utile d’impresa, tutte le economie realizzate – il risultato di gestione, ovvero la marginalità – potranno essere destinate ad incremento degli accantonamenti per la post-gestione della discarica e, non appena ripristinata una misura sufficiente di questi, alla riduzione della tariffa.

Infatti, sulla base del risultato provvisorio di gestione evidenziato nella situazione contabile al primo semestre 2016, sulla base delle prospettive per il secondo semestre e sulla base della destinazione ad accantonamenti per post esercizio del risultato di gestione, si valuta realistico l’obiettivo di accantonare a fine anno circa € 500.000, ponendo così le basi per una riduzione della tariffa nel prossimo futuro, una volta che sarà colmato il gap pregresso degli accantonamenti.

In ogni caso, è da rimarcare l’ottimo risultato ottenuto già nell’immediato con la gestione diretta dell’impianto, che ha consentito, senza alcun aumento della tariffa di smaltimento a carico degli utenti, di coprire i maggiori costi di trasporto e smaltimento a Tossilo ed Ozieri del sovvallo combustibile sostenuti dalla concessionaria per oltre € 500.000 e di coprire i maggiori costi di trasporto e smaltimento a Tossilo del sovvallo combustibile sostenuti dal Consorzio per oltre € 187.000, e potrà consentire di accantonare nell’anno in corso per il post esercizio circa € 500.000 (qualora confermate le previsioni prudenziali formulate a seguito dei risultati del primo semestre), con un raddoppio rispetto agli accantonamenti annuali degli anni precedenti ed a quelli previsti nel Piano Economico Finanziario.

Le ragioni di una gestione diretta

A seguito della revoca della concessione all’impresa Intercantieri Vittadello S.p.A., dal primo dicembre del 2015 il Consorzio industriale provinciale oristanese ha assunto la gestione diretta dell’impianto di trattamento RSU di Masangionis-Arborea. La situazione gestionale di partenza, precedente la revoca della concessione, vedeva il Consorzio impegnato contrattualmente con l’impresa concessionaria sulla base di apposita convenzione, con tariffe di smaltimento fissate in misura pari a €/t 92,77 per l’umido e €/t 161,57 per il secco. Le tariffe di smaltimento, approvate dalla Regione Sardegna, erano state determinate a copertura dei costi di gestione e di recupero del cofinanziamento della concessionaria, nonché degli oneri per alta sorveglianza del Consorzio, dei canoni dovuti ai Comuni di Arborea e Marrubiu, delle tasse, degli accantonamenti per revamping e per post esercizio trentennale della discarica di servizio.

Con particolare riferimento agli accantonamenti per post esercizio della discarica, nei primi quattro anni di gestione sono stati incamerati circa € 1.000.000; sulla base di tale andamento, nei 16 anni previsti inizialmente di durata della discarica si sarebbe dovuto accumulare un accantonamento complessivo di circa € 4.000.000, sufficiente a far fronte ai costi stimati.

Tuttavia, considerato che dall’inizio della gestione il sovvallo combustibile è stato smaltito prevalentemente in discarica a causa della limitata capacità di trattamento dei termovalorizzatori esistenti, la durata prevista della discarica si è ridotta a circa 8 anni.

Per sopperire a tale riduzione della durata della discarica di servizio il Consorzio avrebbe dovuto all’incirca raddoppiare la misura degli accantonamenti (circa ulteriori € 250.000/anno), con un incidenza sulla tariffa di €/t 12,50 (ipotizzando conferimenti di secco costanti pari a 20.000 t/anno). Tale eventualità era prevista e, infatti, le convenzioni di smaltimento sottoscritte con i Comuni prevedevano per gli anni successivi un aumento delle tariffe di smaltimento al fine di incrementare gli accantonamenti per il post esercizio della discarica e per gli interventi di manutenzione straordinaria dell’impianto; questo incremento avrebbe però reso la tariffa di smaltimento, al netto delle premialità riconosciute dalla Regione, più onerosa rispetto alle tariffe praticate da tutti gli altri impianti.

Inoltre, anche a seguito della richiesta da parte della Regione, nel corso del 2015 una parte del sovvallo combustibile è stato smaltito negli impianti di Tossilo ed Ozieri con maggiori oneri sostenuti dalla concessionaria per trasporto e smaltimento pari a complessivi € 501.239,68, a fronte dei quali la concessionaria aveva richiesto una maggiorazione tariffaria da €/t 161,57 a €/t 187,53 (€/t 25,96) al netto dei risparmi sulla gestione della discarica.

Quindi, il mantenimento in essere della concessione avrebbe reso necessario nell’esercizio 2016 un incremento tariffario di circa €/t 12,5 per maggiori accantonamenti post-esercizio e €/t 25,96 per recupero maggiori oneri di smaltimento sovvallo combustibile (incremento tariffario totale di €/t 38,46, che avrebbe determinato una tariffa complessiva di €/t 200,03).

Inoltre, dal 01.12.2015 il Consorzio ha sostenuto oneri per trasporto e smaltimento a Tossilo del sovvallo combustibile per complessivi € 187.000.

Quella sopra descritta risultava quindi la situazione precedente l’acquisizione della gestione diretta dell’impianto da parte del Consorzio, che avrebbe richiesto un deciso incremento della tariffa di smaltimento del secco per la integrale copertura dei costi di gestione e degli accantonamenti per post esercizio.

La scelta del Consorzio è stata invece quella di risolvere anticipatamente la concessione ed effettuare la conduzione diretta dell’impianto di trattamento RSU con una gestione “a costo”, senza alcun utile d’impresa, in maniera da destinare ad incremento degli accantonamenti tutte le possibili economie di gestione.

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