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La discarica d’amianto? Il Consorzio rimpalla sul Comune

Da due anni l'Associazione ex esposti chiede la bonifica alla periferia di Oristano

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La discarica d’amianto? Il Consorzio rimpalla sul Comune
Da due anni l’Associazione ex esposti chiede la bonifica alla periferia di Oristano

Le lastre di amianto abbandonate in località "Is Pastureddas" a Oristano

Le lastre di amianto abbandonate in località “Is Pastureddas” a Oristano

“La burocrazia ancora una volta impedisce di rendere giustizia ai cittadini per un diritto sancito dalla Costituzione quale è il diritto alla salute”. Così il presidente dell’Associazione ex esposti amianto Giampaolo Lilliu, in merito alla mancata bonifica dall’amianto nella zona di Is Pastureddas a Oristano da parte del Consorzio di bonifica dell’Oristanese. Bonifica che era stata richiesta al Consorzio proprio dall’Associazione guidata da Lilliu, attraverso una lettera.

“La risposta del Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica dell’oristanese Andrea Abis, però”, spiega Lilliu, “comunica la non responsabilità di una eventuale bonifica dell’amianto, nella località interessata, da parte del Consorzio dal lui amministrato, indicando nel Comune di Oristano l’ente preposto alla eventuale bonifica e smaltimento dei manufatti di cemento amianto presenti nella località di Is Pastureddas”.

“Ancora una volta il rimpallare di responsabilità e di compiti tra enti , nello specifico tra Consorzio di bonifica dell’oristanese e Comune di Oristano” , continua Lillu, “mette in evidenza una debolezza politico – amministrativa e soprattutto ancora una volta impedisce di dare risposte ad un annoso problema quale è il rischio amianto. Nei fatti la burocrazia sconfigge il diritto dei cittadini alla giustizia”.

Giampaolo Lilliu

Giampaolo Lilliu

“Ci preme ricordare che la prima richiesta di intervento fatta dalla associazione Ex Esposti Amianto di Oristano è datata luglio 2014 e tutt’oggi siamo nelle condizioni di denunciare ancora la presenza dell’amianto che è adiacente ad una strada sterrata ma soprattutto adiacente a edifici adibiti a civile abitazione e per tanto motivo di rischio per la salute dei cittadini e per la tutela dell’ambiente”, continua Lilliu. “L’associazione è fortemente preoccupata che nonostante i destinatari della prima richiesta di intervento e delle successive innumerevoli richieste non si siano mai adoperati a far rispettare l’obbligo di bonifica e di smaltimento di manufatti in cemento amianto nel rispetto delle normative di legge nazionali e regionali indispensabili alla tutela della salute dei cittadini sancito dalla Costituzione”.

L’Assocazione ex esposti amianto, dunque, chiede nuovamente agli enti preposti che facciano le opportune verifiche per la messa in sicurezza dell’area.

Mercoledì, 28 settembre 2016

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