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Il coro di Santu Lussurgiu incanta la Georgia

Su Cuncordu ‘e Sette Dolores ha rappresentato l'Italia al Black Sea International Folk Festival

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Il coro di Santu Lussurgiu incanta la Georgia
Su Cuncordu ‘e Sette Dolores ha rappresentato l’Italia al Black Sea International Folk Festival

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Su Cuncordu ‘e Sette Dolores sul palco del Folk Festival

Continua il viaggio de “Su Cuncordu ‘e Sette Dolores” di Santu Lussurgiu. Dopo la realizzazione del loro primo CD “Voci della Tradizione”; la partecipazione a importanti manifestazioni in Sardegna, nella Penisola e all’Estero e quella in diverse trasmissioni televisive, il coro di Santu Lussurgiu ha varcato i confini dell’Europa per partecipare, quale rappresentante dell’Italia, al Black Sea International Folk Festival 2016.

La manifestazione, che si è tenuta in Georgia (ex Unione Sovietica) all’inizio di settembre, ha visto protagonisti complessivamente 400 artisti, suddivisi in 24 gruppi provenienti da 4 nazioni. Oltre ai più rappresentativi cori ed ai gruppi di ballo più famosi della Georgia, le rappresentanze di Svizzera, Turchia e Italia.

Il Festival si è svolto in tre giornate, due delle quali a Ozurgeti, principale città della regione della Giuria nella Georgia occidentale ed una a Shekvetili vicino al Mar Nero.
Il primo giorno, con la cerimonia di apertura, si è svolta la presentazione dei gruppi;
il secondo giorno, nel giardino dei platani, in un palco appositamente allestito, “Su Cuncordu e Sette Dolores” ha tenuto il primo concerto, mentre al pomeriggio i cantori lussurgesi si sono esibiti, presso l’Ozurgeti State Drama Theatre con buon successo di pubblico.
L’evento clou si è tenuto l’ultimo giorno del Festival nell’imponente Black sea Arena. Circa 8000 spettatori, estremamente attenti ed entusiasti, hanno seguito le coreografie dei balli e i virtuosismi dei canti proposti da tutti gli artisti che rappresentavano le nazioni presenti al Festival. Particolarmente apprezzate le melodie dei canti a Cuncordu della tradizione lussurgese, di cui il coro è attento e orgoglioso custode ed interprete.

Pur essendo di matrice confraternale, “Su Cuncordu ‘e Sette Dolores” ha rappresentato il repertorio profano di tradizione orale lussurgese.
“Una partecipazione che custodiremo con orgoglio e che porteremo con decoro nel bagaglio delle nostre esperienze”, dice appassionato Gianni Casula, sa contra del coro.
“Siamo orgogliosi di aver portato dignitosamente in Georgia non solo il nome di Santu Lussurgiu, ma un pezzo di Sardegna e d’Italia”, afferma con fierezza Gerolamo Schirra, sa oghe.
“Queste manifestazioni ti permettono di conoscere e di confrontarti con altre realtà e di arricchirti sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista umano”, con queste parole Paolo Pili, vibrante contralto del coro, descrive la sua esperienza georgiana.
“Esibirci davanti a tanto pubblico è stata un’esperienza unica e l’emozione palpabile nelle nostre voci non ha impedito una esibizione toccante”, conclude un emozionato Tino Spanu, su bassu del gruppo.

Giovedì, 29 settembre 2016

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