Un campo scuola a Sa Rocca Tunda per imparare a convivere col diabete - LinkOristano
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Un campo scuola a Sa Rocca Tunda per imparare a convivere col diabete

Esperti e testimonianze, ma anche tanto sport: dal nuoto, al surf, alla vela

diabete - Sa Rocca Tunda - Opportunity

Un  campo scuola a Sa Rocca Tunda per imparare a convivere col diabete
Esperti e testimonianze, ma anche tanto sport: dal nuoto, al surf, alla vela

diaberte

Trasformare il diabete in un’opportunità. È questo il provocatorio slogan con cui il Servizio di Diabetologia della Asl 5 di Oristano e l’Aniad (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici) lanciano la quarta edizione del campo scuola “Opportunity”, che si svolgerà nella località marina di Sa Rocca Tunda dal 30 settembre al 2 ottobre. Venti persone con diabete di tipo 1 (giovanile o insulino-dipendente) tra i 18 e i 35 anni, saranno affiancati da un’equipe composta da un diabetologo, uno psicologo, una dietista, una infermiera e una specialista in fitness metabolico, in una full immersion che alternerà lezioni di tipo teorico a esercizi pratici ed attività sportive per imparare a convivere al meglio con la propria malattia. Una malattia, il diabete di tipo 1, che in provincia di Oristano conta 650 casi, a cui si aggiungono circa 150 minori, per un totale di circa 800 persone, con 30 nuove diagnosi all’anno. Una malattia con cui oggi si può convivere serenamente se alla terapia insulinica si associano un corretto stile di vita, un sano regime alimentare e una regolare attività fisica.

“Proveremo a trasformare il diabete in un’opportunità, uno stimolo per vivere in maniera più salutare e adottare tutti quei comportamenti, dalla tavola allo sport, che possono aiutare a gestire meglio questa patologia”,  spiega il diabetologo della Asl 5 Gianfranco Madau. “Durante il campo scuola impareremo a individuare ed interpretare i comportamenti salutari, scoveremo in quali cibi si annidano i carboidrati, le proteine e i grassi, scopriremo quali tecnologie ci facilitano nella gestione della terapia e quali esercizi fisici sia meglio praticare”, osserva il medico.

La parte teorica sarà intervallata, nell’arco della giornata, da corsi di vela, surf e nuoto, attività svolte in collaborazione con le associazioni sportive dilettantistiche “Veliamoci” e “Capomannu Surfing”. L’obiettivo è quello di dimostrare sul campo che l’esercizio fisico è un alleato importante della terapia farmacologica nel controllo della malattia. Le persone con diabete di tipo 1 che si sottopongono a un allenamento regolare, infatti, vanno  incontro a minori complicanze della malattia e vivono più a lungo dei pazienti inattivi. Gli studi epidemiologici condotti su pazienti insulino-dipendenti hanno dimostrato, inoltre,  che esiste un rapporto inversamente proporzionale tra attività fisica e complicanze microvascolari, molto comuni nei pazienti diabetici.

All’iniziativa parteciperà attivamente anche l’Aniad. Sorta a livello nazionale 25 anni fa ed operativa in Sardegna dal 2006, l’associazione è nata con l’obiettivo di promuovere l’attività fisica e lo sport tra le persone con diabete per migliorarne la qualità della vita.

“Il campo scuola Opportunity”, dichiarano i rappresentanti dall’Aniad, “rappresenta un’opportunità non solo per i partecipanti, che acquisiranno nuove competenze, ma anche per i sanitari, che potranno sperimentare, attraverso questa esperienza, forme di approccio diverse verso i pazienti e potranno cogliere nuovi o particolari bisogni terapeutici”.

“Attraverso questa tre giorni vogliamo far guadagnare ai nostri pazienti la consapevolezza che con il diabete si può fare praticamente quasi tutto”, conclude il dottor Madau. Un messaggio che punta a prendersi cura non solo del benessere fisico, ma anche di quello psichico del paziente.

Martedì, 27 settembre 2016

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