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Il sindaco non ha fatto tredici e al Comune ora si attende il commissario

Stamane l'assemblea civica di Oristano non si è potuta riunire perché non si è raggiunto il numero legale

Guido Tendas

Il sindaco non ha fatto tredici e al Comune ora si attende il commissario
Stamane l’assemblea civica di Oristano non si è potuta riunire perché non si è raggiunto il numero legale

Guido Tendas

Guido Tendas

Il sindaco non ha fatto tredici e adesso al Comune di Oristano dovrebbe arrivare il commissario nominato dalla Regione. Stamane in consiglio comunale un altro colpo di scena in questa crisi che si trascina da mesi: l’assemblea civica neppure è riuscita a riunirsi. Al primo appello del presidente del consiglio Marco Cossu, alle 9.32, hanno risposto solo 12 consiglieri della coalizione di centrosinistra che sostiene il sindaco Guido Tendas. Sono rimasti tra i banchi del pubblico i consiglieri di opposizione e i tre dissidenti Lilliu, Massenti e Piras. Serviva un altro consigliere per aprire i lavori, il tredicesimo. Ma il consigliere entrante Mariano Musu, chiamato a surrogare la dimissionaria Giannella Urru, nel gruppo Insieme, non è entrato in gioco, perché appunto il consiglio non si è aperto.

Il presidente dell’assemblea Marco Cossu ha eseguito un secondo appello venti minuti dopo il primo ed è andata pure peggio: 11 presenti. Niente da fare. La seduta domenicale non si è aperta e adesso la Regione dovrebbe nominare un commissario. Oggi infatti scade il termine entro il quale si sarebbero dovute approvare le delibere sugli equilibri di bilancio. Non solo. La maggioranza in questa fase non ha i numeri. Neppure quelli per andare in consiglio in prima convocazione.

Da evidenziare che stamane in aula è entrato l’altro consigliere dissidente Stefano Mureddu. Il sindaco Guido Tendas da lui sperava arrivasse il tredicesimo voto, quello mancante per approvare gli equilibri di bilancio. Ma al voto non si è arrivati, perché la seduta, appunto,  non è stata aperta. C’è una seconda convocazione fissata per martedì. E’, però, oltre la scadenza stabilita dalla Regione per la giornata di oggi. Si tenterà ancora? Per avere risposta è possibile che anche stavolta si debba attendere sino all’ultimo. E potrebbero esserci altre sorprese. Ad esempio, se opposizione e dissidenti dovessero bloccare col loro voto l’ingresso di Mariano Musu, la coalizione di Guido Tendas, anche con l’eventuale voto del consigliere Stefano Mureddu, arriverebbe a 12 voti, tanti quanti ne contano proprio opposizione e dissidenti. Quindi le delibere sugli equilibri di bilancio non otterrebbero l’approvazione e verrebbero bocciate per la terza volta.

L’opposizione scrive alla Regione. La Regione commissari subito il Comune di Oristano. Dopo il nuovo fallito tentativo stamane di approvazione delle delibere sugli equilibri di bilancio i consiglieri di opposizione e i due dissidenti Marco Piras e Giampaolo Lilliu hanno inviato una lettera all’Assessorato regionale agli enti locali.

“I sottoscritti consiglieri Comunali di Oristano”, si legge, “richiamato il contenuto del Decreto di cui all’oggetto e richiamato il combinato disposto del T.U. 267/2000 di cui agli articoli 193 comma 4 e 141 comma 2, considerato che nella seduta convocata per il giorno 25 settembre 2016 non si è potuto dare luogo agli adempimenti oggetto della diffida a provvedere e che la stessa data rappresenta il termine ultimo per adempiere, chiedono di provvedere in conformità a quanto disposto dall’articolo 1 del dispositivo del richiamato Decreto Assessoriale n.7/2177 del 5.9.2016”.

“Riteniamo infatti”, si legge ancora nella lettera, “tale determinazione, un doveroso atto di rispetto nei confronti della comunità amministrata da tempo sospesa in una indeterminazione amministrativa e decisionale.

In calce le firme di Giuseppe Puddu, Marco Piras, Salvatore Ledda, Gian Paolo Lilliu, Massimiliano Sanna, Tonino Falconi, Giuliano Uras, Daniela Nurra, Andrea Lutzu, Roberto Pisanu e Mauro Solinas. Non ci sono, invece,  le firme né di Mariangela Massenti (nel frattempo ha convocato una conferenza stampa per domani), né di Stefano Mureddu che, anche loro, avevano votato contro gli equilibri di bilancio.

Domenica, 25 settembre 2016

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