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Unione dei Comuni del Sinis: appello a Pigliaru

Dopo la bocciatura arrivata da Cagliari

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I Comuni della costituenda Unione dei Comuni del Sinis “Terra dei Giganti” chiedono l’intervento urgente del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru, dopo la bocciatura del progetto di aggregazione arrivata da Cagliari. Pubblichiamo il loro documento – appello.

I Sindaci dei Comuni di Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, San Vero Milis e Riola Sardo dopo aver richiesto ufficialmente per ben 3 volte un incontro all’Assessore agli Enti Locali non hanno ricevuto nessuna risposta dai componenti della Giunta Regionale. Gli stessi Sindaci hanno partecipato ad un incontro convocato in fretta e furia dall’Assessore Regionale all’Agricoltura lunedì 12 settembre u.s. e, senza che i Sindaci ne venissero informati, la mattina seguente la Giunta Regionale ha adottato una deliberazione che ha la pretesa di modificare a posteriori “ora per allora” le regole per la formazione dell’Unione dei Comuni, sancite nella Legge Regionale 2 del 2016 relativa al riordino degli Enti Locali della Sardegna.

Questo è l’ennesimo risultato che la Giunta Regionale ha prodotto dopo l’approvazione della Legge Regionale di riforma degli Enti locali, arroccata nel palazzo nella totale CONFUSIONE!

La legge regionale al riguardo è chiarissima, ma gli Assessori Regionali nei fatti disattendono continuamente quanto legiferato, considerato che attualmente la Giunta Regionale l’ha totalmente disapplicata.

Non basta questo, la Giunta regionale fa di più: si supera! Infatti, martedì mattina ha dato un indirizzo interpretativo, che non le compete, in merito alle disposizioni del titolo II della legge regionale n. 2/2016 per quanto concerne le Unioni dei Comuni, stabilendo che eventuali nuove Unioni dei Comuni dovranno garantire alle Unioni già esistenti alla data dell’entrata in vigore della stessa legge regionale, vale a dire il 12 febbraio 2016, il mantenimento dei requisiti della popolazione (10mila abitanti), della contiguità territoriale e del numero minimo dei Comuni (quattro) previsti dal titolo II della legge n. 2/2016.

Una deliberazione illegittima, adottata con intento persecutorio esclusivamente per questo territorio e non per la generalità dei comuni della Sardegna, viziata tra l’altro dal fatto che l’unico organo deputato ad interpretare le leggi è il Consiglio Regionale non di certo un Assessore o la Giunta.

A distanza di 7 mesi dall’approvazione ed entrata in vigore della legge 2/2016, i Comuni della costituenda Unione del SINIS “Terra dei Giganti” chiedono un personale intervento del Presidente Pigliaru per rappresentare le istanze del SINIS e chiedere un rapporto diretto, considerato che le continue interferenze politiche di un consigliere regionale dell’Oristanese e di qualche Assessore Regionale su questo tema, vanno a precludere a la nostra dignità del territorio del SINIS.

Nel frattempo si è finalmente interessato a riceverci solamente adesso l’Assessore degli Enti Locali, il quale ci ha convocato tardivamente per mercoledì 21 p.v., per affrontare i temi su cui da mesi attendiamo risposte, considerato che chiederemo l’immediato ritiro della deliberazione adottata il 13 u.s.

Difatti siamo pienamente convinti che la deliberazione della Giunta Regionale viola palesemente il principio, garantito dalla l.r. 2 del 2016, “dell’autodeterminazione, all’associazionismo e alla partecipazione democratica” che consente ai Comuni di unirsi, costituendo nuove Unioni dei comuni nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge, che noi possediamo interamente.

Se dall’incontro con il Presidente e con l’Assessore dovessero cadere le nostre legittime istanze e/o non viene ritirata immediatamente l’illegittima interpretazione della Giunta Regionale i comuni di Comuni di Baratili San Pietro, Cabras, Narbolia, San Vero Milis e Riola Sardo, si troveranno costretti loro malgrado a dare mandato ad un legale per ripristinare i principi di uguaglianza, di autonomia e di autodeterminazione del SINIS, viste soprattutto le attenzioni che invece vengono offerte ad altri territori, evidentemente più graditi a qualcuno.

Lunedì, 19 settembre 2016

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