Lutto nel giornalismo sardo, è morto Giorgio Pisano - LinkOristano
In Sardegna

Lutto nel giornalismo sardo, è morto Giorgio Pisano

Ex vicedirettore del quotidiano L'Unione Sarda

Giorgio Pisano

E’ morto la notte scorsa a Cagliari Giorgio Pisano, una delle figure più importanti del giornalismo sardo degli ultimi decenni. Inviato, capocronista, vicedirettore de L’Unione Sarda, a lui si devono molte delle grandi inchieste sulle vicende recenti della nostra Isola, molte delle interviste con i protagonisti della scena contemporanea.  Nella sua carriera anche l’impegno in alcune produzioni televisive e diversi libri, uno dei quali dedicato alla vicenda di Graziano Mesina.

 

Giorgio Pisano - Foto da unionesarda.it

Giorgio Pisano – Foto da unionesarda.it

Negli archivi della redazione di Radio Cuore, a Oristano, c’è un’audiocassetta che viene custodita gelosamente. Contiene le registrazioni di uno degli inviati de L’Unione Sarda da Livorno, in occasione della tragedia del Moby Prince. Quell’inviato era Giorgio Pisano che, generosamente, aveva messo a disposizione un po’ del suo tempo, per raccontare la drammatica vicenda agli ascoltatori oristanesi.

Lo aveva fatto in un grande reportage, curato col massimo impegno, con grande professionalità, perché Giorgio Pisano era un grande professionista, un giornalista che amava tanto il suo lavoro e lo voleva svolgere sempre al meglio.

Lo ha dimostrato, a mio avviso, soprattutto in uno dei momenti più difficili della sua brillante carriera, quando, come purtroppo capita talvolta  nelle redazioni, ingiustamente venne “messo in castigo”. Dovette lasciare l’incarico di capocronista e dopo mesi ricominciò a viaggiare per la Sardegna, prima di ritornare sulla tolda della nave. Paesi grandi e piccoli. Personaggi noti e no. Macinava chilometri, senza risparmio. Cercava la storia e la trovava. La raccontava battendo i tasti del suo piccolo computer portatile e lottava per conquistare riga dopo riga; per conquistare il titolo in prima pagina. Sempre come fosse la prima volta. Sempre per il suo grande amore, appunto, il giornalismo.  (marco enna)

 

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