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Oristano non molla e rilancia: vuole la sede della nuova Asl regionale

Riproposti gli emendamenti dei consiglieri regionali del territorio. Per loro un primo importante sostegno dai sindaci del Terralbese

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Oristano non molla e rilancia: vuole la sede della nuova Asl regionale
Riproposti gli emendamenti dei consiglieri regionali del territorio. Per loro un primo importante sostegno dai sindaci del Terralbese

E’ ancora battaglia in Consiglio regionale sulla sede della nuova Azienda unica sanitaria della Sardegna che in un primo tempo era stata ipotizzata a Oristano. Questo pomeriggio il Consiglio regionale, con 35 sì e 17 no, ha approvato una nuova versione dell’articolo 1 del disegno di legge che istituisce la Asl unica. Si chiamerà Ats-Azienda per la tutela della salute.
Dopo il vertice del centrosinistra nel pomeriggio, è stato trovato un accordo con la Giunta regionale sull’emendamento che prevede l’istituzione dell’Ats dal 1° gennaio del prossimo anno, senza alcuna indicazione della sede. La modifica non ha superato l’ipotesi di un’Asur nata per incorporazione delle altre aziende sanitarie, ma non indica più la Asl di Sassari come quella di partenza: rinvia, invece, la procedura, e quindi la sede, alle norme transitorie contenute nell’articolo 14 del testo.
La maggioranza presenterà nei prossimi giorni un emendamento con l’iter di incorporazione, che, in base al regolamento, potrà essere depositato fino a un’ora prima della discussione dell’articolo.
I consiglieri oristanesi sono decisi a tornare alla carica. Oggi in aula ha riproposto il suo emendamento il consigliere Gianni Tatti ed hanno annunciato di voler fare altrettanto i consiglieri del Pd Antonio Solinas e Mario Tendas. Chiedono tutti che la nuova azienda abbia sede a Oristano, sfidando diversi loro colleghi che hanno avanzato candidature diverse, da Cagliari a Nuoro.
L’iniziativa dei consiglieri oristanesi riceve anche il significativo e lodevole sostegno dell’Unione dei Comuni del Terralbese. La presidente Manuela Pintus e i sindaci dell’Unione Gerardo Casciu, Emanuele Cera, Pietro Paolo Piras e Andrea Santucciu chiedono al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, all’intera Assemblea consiliare della Regione Sardegna e all’Assessore alla sanità Luigi Arru, di approvare gli emendamenti, presentati dai consiglieri regionali del territorio, al Ddl 321/A “Istituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale (ASUR) e disposizioni di adeguamento dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10” in discussione in queste ore in Consiglio Regionale.
“Si chiede che vengano accolti gli emendamenti proposti non solo perché si dia un segnale di una ritrovata attenzione nei confronti di questa provincia, già sacrificata dalla polarizzazione Nord Sud Sardegna con riguardo alla recente Riforma degli Enti Locali”, spiega la presidente dell’Unione dei Comuni del Terralbese Manuela Pintus, “ma per obiettive e razionali motivazioni legate all’efficienza del Servizio Sanitario: sarebbe più agevole per i cittadini di tutta la Regione poter contare su una sede ubicata al centro dell’isola, localizzata in modo equidistante da tutte le provenienze. Qualunque altra decisione prospettata”, conclude la presidente Pintus, “determinerebbe in modo palese un sacrificio particolarmente grande in termini di spostamento da parte degli utenti”.
Anche il sindaco di Bosa Luigi Mastino in qualità di presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria di Oristano è intervenuto nei confronti del presidente della Regione Pigliaru, dell’Assessore alla sanità Arru e dei consiglieri regionali, con una lettera inviata anche ai suoi colleghi della provincia di Oristano. A nome della Conferenza lamenta come la proposta di dislocazione dell’Azienda unica e di quella per le emeregenze, “ancorata a una logica centralistica, taglia fuori la città di Oristano e il territorio dell’Oristanese”.
Mastino ricorda che L’Asl 5 ha dimostrato – attraverso una gestione oculata ed attenta, un utilizzo razionale e corretto delle risorse, un’ampia capacità di innovazione – di possedere tutti i requisiti necessari per proporsi come sede dell’Asl unica regionale”.
“Oristano”, aggiunge Mastino, “occupa all’interno dell’Isola una posizione centrale quanto mai opportuna ed adeguata per consentire una più facile organizzazione e gestione di servizi centralizzati”.

Martedì, 26 luglio 2016

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