Doddore Meloni si difende in sardo, ma viene condannato in appello
In aula per la prima volta con la traduzione simultanea nel dibattimento sulle false fatturazioni che gli sono state addebitate
Ha parlato in sardo per oltre mezz’ora, con un traduttore che in simultanea riferiva ai giudici. Ma le dichiarazioni spontanee rese per la prima volta in ‘limba’ dal leader indipendentista di Meris, Salvatore noto Doddore Meloni, non hanno convinto la Corte d’Appello di Cagliari che ha confermato la condanna a tre anni inflittagli dal Tribunale di Oristano. Era accusato con una parente di false fatturazioni e false attestazioni, in merito alla gestione di un’attività nell’Oristanese.
“No appu fattu fatturasa falsasa”, si è difeso Meloni in sardo, mentre l’interprete riferiva in italiano per consentirne la trascrizione a verbale – né appu evasu s’Iva o tottu s’attra cosasa”.
Il sostituto procuratore generale Michele Incani ha attaccato il leader indipendentista di Terralba, accusandolo di volersi difendere dal processo e non nel processo. “Tutti espedienti – ha detto il magistrato – per evitare che il processo venisse celebrato”. (da www.ansa.it)
Lunedì, 27 giugno 2016
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