"Lungomare di Putzu Idu chiuso e via sia l'asfalto che i chioschi" - LinkOristano

“Lungomare di Putzu Idu chiuso e via sia l’asfalto che i chioschi”

Gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico scendono in campo con un'istanza formale e un'informativa alla Procura

Putzu Idu - Lungomare riaperto

Lungomare di Putzu Idu chiuso e via sia l’asfalto che i chioschi
Gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico scendono in campo con un’istanza formale e un’informativa alla Procura

Il lungomare di Putzu Idu - Foto da pagina Facebook Su Pallosu

Il lungomare di Putzu Idu – Foto da pagina Facebook Su Pallosu

Il comunicato del Gruppo d’Intervento Giuridico
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (9 giugno 2016) una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo la presenza della viabilità costiera sul cordone dunale che separa la spiaggia di Putzu Idu da Sa Salina Manna, zona umida retrostante sul litorale di San Vero Milis (OR).

L’area appartiene al demanio civico (legge n. 1766/1923 e s.m.i., regio decreto n. 332/1928 e s.m.i., legge regionale n. 12/1994, dichiarazione con determinazione dirigenziale n. 275/2005 del 24 febbraio 2005), del centro del Sinis, è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 ei s.m.i.), nonché con vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993), e rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Stagno di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marigosa)” (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.).

Lo stesso piano di gestione del sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Stagno di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marigosa)”, approvato con decreto assessoriale n. 26 del 28 febbraio 2008, prevede (scheda VEF5) la realizzazione di “un collegamento Putzu Idu – Mandriola alternativo alla strada attualmente esistente al fine di porre le basi per la futura eliminazione della stessa” per ovviare allo specifico fattore di degrado ambientale rappresentato dall’“eccessivo traffico stradale lungo il sistema dunale che separa il mare dallo stagno di Sa Salina Manna”.

Eppure la strada continua a esser di fatto percorsa dagli autoveicoli per un rapido collegamento fra le borgate costiere di Putzu Idu e Mandriola e non si comprende se vi debbano proliferare chioschi per servizi turistici. Eppure con sentenza del Commissario per gli Usi Civici per la Sardegna n. 16 del 4 novembre 2015 è stata riaffermata la natura demaniale civica delle aree.

L’azione legale ecologista ha coinvolto le competenti strutture del Ministero dell’ambiente (Direzioni generali per le Valutazioni ambientali e per la Tutela della natura), del Ministero per i beni e attività culturali (Ministero e Soprintendenza cagliaritana), della Regione autonoma della Sardegna (Direzione generale della pianificazione, Servizio tutela della natura, Servizio valutazioni ambientali, Servizio tutela del paesaggio oristanese), il Comune di San Vero Milis. Sono stati informati la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano e il Commissariato per gli Usi Civici per la Sardegna.

L’obiettivo è quello del ripristino ambientale del cordone dunale, una scelta di civiltà e buon senso.

A San Vero Milis discussioni e polemiche
La presa di posizione del Gruppo d’Intervento Giuridico arriva dopo l’ennesima discussione a San Vero Milis. Nei giorni scorsi si è tenuta la conferenza di servizi sul piano del litorale che l’amministrazione del sindaco Tedeschi intende modificare, trovando una qualche soluzione in grado di salvare il vecchio lungomare. Il sindaco ha preso parte poi ad una pubblica assemblea. Sulla carta il lungomare resta chiuso, ma di fatto è aperto.

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