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L’ultramaratona “Diabete in cammino” sino alla Barbagia

Parteciperanno una ventina di malati. Organizzata dal Servizio dell'Asl è l'unica del genere in Italia

Oristano - diabete

L’ultramaratona “Diabete in cammino” quest’anno sino alla Barbagia
Parteciperanno una ventina di malati. Organizzata dal Servizio dell’Asl è l’unica del genere in Italia

La presentazione della manifestazione stamattina a Oristano - Foto Ufficio Stampa Asl Oristano

La presentazione della manifestazione stamattina a Oristano – Foto Ufficio Stampa Asl Oristano

Sarà la Barbagia di Fonni e Orgosolo quest’anno ad ospitare la sesta edizione della ultramaratona a tappe “Diabete in cammino… prevenire e curare”, organizzata dal Servizio di Malattie metaboliche e Diabetologia della Asl 5 di Oristano, diretto dal dottor Francesco Mastinu, in collaborazione con l’Aniad (Associazione Nazionale Italiana Atletici Diabetici) Sardegna. Medici, infermieri e pazienti si metteranno in marcia per quattro giorni per portare nei territori toccati lungo il percorso, testimoniandolo con il proprio esempio, il messaggio dell’importanza dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione del diabete e come farmaco per la cura della malattia.

Si tratta di un’iniziativa unica non solo in Sardegna, ma in Italia, diventata oggi un format e pronta ad essere esportata in altre Asl.

«L’educazione alimentare e il movimento sono componenti fondamentali per la nostra salute – ha dichiarato il Commissario Straordinario Maria Giovanna Porcu nel presentare alla stampa l’evento – Per questo invitiamo tutti i cittadini ad aderire e ad adottare, nella quotidianità, stili di vita più salutari».

Il programma: in marcia da giovedì 2 a domenica 5 giugno
Protagonisti della ultramaratona saranno venti pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 e 2 che, affiancati da uno staff composto da un medico e quattro infermieri del Servizio di Malattie Metaboliche e Diabetologia della Asl 5, indosseranno tuta e scarpe da ginnastica e si metteranno in marcia per un percorso a tappe che partirà giovedì 2 giugno da Tiana, dove nella sede del Comune alle ore 9.30 si svolgerà un incontro con la popolazione sulla prevenzione e cura del diabete: i diabetologi Asl parleranno della malattia, mentre dei cambiamenti negli stili di vita si occuperanno gli stessi esperti locali. La carovana partirà poi alla volta di Fonni, meta della prima giornata. Venerdì 3 si ripartirà dal piccolo centro montano per fare rotta, in serata, verso Orgosolo. Sabato 4 sarà dedicato a una escursione al Monte di Ospossida, sempre nel territorio orgolese, ed il giorno successivo, domenica 5, si ripartirà alla scoperta del complesso archeologico di Sirilò, tappa finale della sesta ultramaratona promossa da Asl 5 e Aniad.

In totale saranno circa 120 i chilometri percorsi a piedi in quattro giorni. «Come ogni anno – precisa il diabetologo Gianfranco Madau, organizzatore dell’iniziativa insieme al responsabile dell’Aniad Marcello Grussu – ricordiamo che la partecipazione all’iniziativa è gratuita ed aperta a chiunque voglia unirsi a noi: non c’è bisogno di iscrizione. Occorre solo che chi partecipa si organizzi in autonomia per quanto riguarda il vitto e l’eventuale pernottamento».

Da quest’anno, per rendere ancora più sicura l’attività fisica, i partecipanti con diabete utilizzeranno dei dispositivi per il controllo continuo della glicemia nel sangue che, applicati sul braccio, permetteranno di verificare istante per istante l’andamento glicemico, evitando il rischio di andare in ipoglicemia. «Oltre a permettere di fare movimento in sicurezza – ha chiarito Madau – i nuovi dispositivi evitano al paziente di fare le classiche punture del dito, e ciò significa un notevole miglioramento della qualità della vita». Un passo in avanti importante, questo, soprattutto per le persone con diabete di tipo 1, in particolare i bambini, che fanno dalle 2000 alle 2500 iniezioni all’anno per tenere sotto controllo la glicemia.

La locandina

La locandina

L’importanza dell’attività fisica per prevenire e per curare
«Il diabete di tipo 2 negli utimi vent’anni ha avuto un incremento inarrestabile a cuasa di un eccesso alimentare associato a una scarsa o nulla attività fisica. D’altro canto la terapia è nettamente migliorata, permettendo alle persone con diabete di avere, a fronte in un impegno sanitario notevole, una durata della vita simile a quella della popolazione sana» ha dichiarato il dottor Mastinu, direttore del Dipartimento di Cure Mediche e del Servizio di Diabetologia della Asl 5. «Nei paesi occidentali è stato però rilevato che le classi più colte ed abbienti non vedono più un aumento dell’incidenza della malattia, che sta invece continuando a crescere nelle classi meno colte e povere – ha proseguito il diabetologo – Ciò significa che il cambiamento culturale, con la presa di coscienza dell’importanza di una sana alimentazione e di un’attività fisica costante, riesce a bloccare la crescita del diabete di tipo 2».

«Un fattore spesso trascurato – ha sottolineato Madau – è la sedentarietà che, oltre che essere un fattore di rischio per molte malattie croniche, tumori e ictus, riduce di 3,3 anni l’aspettativa di vita. Nel mondo si calcolano 1 milione e 900 mila morti all’anno a causa di ciò. E’ stato inoltre rilevato che la sola attività fisica, come camminate o palestra, non è sufficiente a compensare gli effetti di una vita complessivamente sedentaria. E’ importante perciò far passare il messaggio che è necessario ridurre al minimo il tempo trascorso davanti al pc o alla tv e che, al contrario ed interrompere la sedentarietà con frequenti pause e attività che favoriscono il movimento».

Ma oltre che per prevenire, l’attività fisica è preziosa anche nella cura del diabete. Il movimento non solo è in grado di ridurre dal 30 al 50% il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 (o dell’adulto), ma anche il diabete di tipo 1 può essere efficacemente contrastato con l’esercizio fisico: «I pazienti affetti da diabete di tipo 1 che si sottopongono a un allenamento regolare – afferma il diabetologo Gianfranco Madau – vanno incontro a minori complicanze della malattia e vivono più a lungo dei pazienti inattivi». Gli studi epidemiologici condotti su pazienti insulino-dipendenti hanno inoltre dimostrato che esiste un rapporto inversamente proporzionale tra attività fisica e complicanze microvascolari, molto comuni nei pazienti diabetici.

I dati epidemiologici in provincia di Oristano

Il Servizio di Malattie metaboliche e Diabetologia della Asl 5 di Oristano segue 6.100 diabetici di tipo 2 e 650 diabetici di tipo 1. Ogni anno nella nostra provincia vengono diagnosticati circa 500 nuovi casi di diabete tipo 2 e 30 nuovi casi di diabete di tipo 1, cosiddetto giovanile o insulino-dipendente. Quest’ultimo tipo nel nostro territorio ha un’incidenza sei volte superiore rispetto alla media nazionale.

Ma i dati ufficiali rivelano solo una parte del fenomeno, perché esiste ancora una larga fetta di popolazione (un diabetico su tre, secondo alcuni studi) a cui la malattia non viene diagnosticata. Si stima che complessivamente, le persone affette da diabete in provincia di Oristano rappresentino circa il 6% della popolazione, ovvero circa 9.200 di tipo 2 e circa 800 di tipo 1, compresi quelli in età pediatrica. La mancata diagnosi della malattia rappresenta un rischio perchè i soggetti che non sanno di averla sviluppata continuano ad adottare stili di vita scorretti e possono farla evolvere più rapidamente fino a conseguenze letali. Dallo screening promosso nel 2011 dalla Asl 5 di Oristano è emerso che, su un campione di circa 6000 persone, l’81% ha un alto rischio di sviluppare il diabete nei prossimi 10 anni. Pressione alta, familiarità, sedentarietà, obesità e sovrappeso sono i maggiori fattori di rischio, spesso prevenibili attraverso l’adozione di stili di vita corretti. . Per questo, il personale del Servizio di Diabetologia, in collaborazione con l’Aniad, ha promosso quest’anno incontri nelle scuole finalizzati a informare i giovani sui fattori di rischio legati a abitudini alimentari e stili di vita ed ha varato un progetto formativo di alternanza scuola-lavoro con il Liceo scientifico di Oristano per l’anno scolastico 2015-2016. E sempre per sensibilizzare la popolazione, l’Azienda sanitaria oristanese ha anche aderito alla Giornata mondiale del diabete, un evento finalizzato a sensibilizzare la popolazione sui corretti stili di vita.

Mercoledì, 25 maggio 2015

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