Gattari di Su Pallosu e Lipu ribadiscono la collaborazione - LinkOristano

Gattari di Su Pallosu e Lipu ribadiscono la collaborazione

Il presidente dell'associazione Atzori: "Nessuna contrapposizione con i birdwatchers"

Gru - Foto sito Oasi felina su pallosu

Gattari di Su Pallosu e Lipu ribadiscono la collaborazione
Il presidente dell’associazione Atzori: “Nessuna contrapposizione con i birdwatchers”

Foto Oasi felina Su Pallosu

Foto Oasi felina Su Pallosu

“Non esiste alcuna contrapposizione tra Gattari e LIPU/ birdwatchers e chi cerca di alimentarla- a volte anche negli enti locali e istituzioni- è solo un “flame” (provocatore).  L’attività nostra e di tutti i gattari responsabili, è infatti fondamentale anche per la tutela della fauna selvatica”. Lo ha dichiarato Andrea Atzori al termine della giornata di osservazione delle gru, nello stagno di Sale Porcus. Atzori, presidente dell’associazione Amici di Su Pallosu, insieme a Irina Albu, responsabile insieme a lui dell’Oasi Felina di Su Pallosu, ha infatti preso parte all’iniziativa promossa nei giorni scorsi dalla Lega italiana Protezione Uccelli di Oristano e il Comune di San Vero Milis. Sulla piazzola di sosta della strada provinciale 7 che da San Salvatore e da Riola conduce a Putzu Idu, in prossimità del Parco dei Suoni, anche Gabriele Pinna della Lipu Oristano, il sindaco di San Vero Milis, Luigi Tedeschi, l’assessore alla Cultura Cristina Cimino e decine di amanti del territorio e della natura.

 

Il modello di Su Pallosu: esempio da estendere
di Andrea Atzori

Su Pallosu è oramai un modello nazionale:  da tutta l’isola e non solo, sono tante le richieste d’informazioni, suggerimenti e richieste di aiuto provenienti anche dalle stesse amministrazioni comunali.In tanti vogliono prendere esempio proprio dalla gestione scientifica di Su Pallosu. Oltre alla Clinica Veterinaria Duemari di Oristano, la nostra Associazione Amici di Su Pallosu, collabora da tempo anche con l’Università di Sassari, facoltà di Veterinaria, Corso di Nutrizione Animale, che tiene proprio presso l’Oasi Felina di Su Pallosu visite e seminari.

Una situazione paradossale per chi come noi non ha mai avuto alcun sostegno dall’amministrazione locale.
Sterilizzazione, alimentazione costante e abbondante per due volte al giorno, ha fatto diventare stanziale la presenza dei gatti di Su Pallosu, riduce  l’attività di predazione degli stessi e riduce lo spazio vitale degli stessi.
Complessivamente, includendo i felini successivamente periti all’intervento, abbiamo fatto sterilizzare in questi anni oltre cento gatti in 8 anni.E la sterilizzazione è ovviamente attraverso la riduzione delle nascite la più forte azione di concreta riduzione di una eventuale attività predatoria.
Attività questa, lo ricordiamo, svolta esclusivamente con fondi privati, donazioni,  senza mai alcun aiuto pubblico.
Sono solo 37 oggi gatti liberi di Su Pallosu grazie all’attività di tutela della fauna portata avanti dai gattari degli Amici di Su Pallosu.I felini liberi sono stanziali in un’area limitata ben circoscritta-e non costituiscono alcun pericolo per uccelli e per loro attività nidificatoria, ben distante dall’Oasi.
E ben 20 gatti sono tenuti nell’Oasi di Su Pallosu in spazi chiusi, 10 di questi nel mega boxone della foto, proprio per tenere limitato il numero dei gatti liberi. Il tutto, come sempre, con grande sacrifici e senza mai aver avuto alcun contributo pubblico.
L’area stanziale è quella dell’Oasi Privata d i Su Pallosu ove i gatti di Su Pallosu, tutti microchippati, dormono al riparo, monitorati 24 ore su 24.
Una presenza compatibile dunque, quella tra uccelli e gatti, almeno a Su Pallosu, grazie proprio alla gestione quotidiana dei felini, controllati, distanti e  ben separati da zone umide e Saline.

Discorso diverso per l’altra presenza felina in area SIC, sito interesse comunitario, fino ad oggi sempre ignorata da Piani .Il Piano di Gestione area SIC (prima versione) aveva infatti ” Confuso” la presenza limitata e controllata dei gatti  di Su Pallosu con quella “libera” delle altre centinaia di gatti delle altre borgate balneari della Marina di San Vero Milis.
Si tratta di almeno altre 11 colonie feline di fatto con felini quasi mai sterilizzati e non stanziale nelle località di: Sa Marigosa, Sa Rocca Tunda, Su Crastu Biancu,  Mandriola, Putzu Idu, S’Anea Scoada e pure di di svariate decine di gatti domestici di proprietà.
Un’altra presenza felina, complessiva stimata in circa 300/500 gatti che necessita di una gestione scientifica su modello dell’Oasi di Su Pallosu, attraverso il riconoscimento delle colonie feline esistenti, con conseguenti sterilizzazioni e prevenzione di abbandoni.
“Riconoscimento” significa infatti per legge possibilità di sterilizzazioni gratuite a carico della Asl e chi non l’ha capito ancora, è bene che si documenti in proposito prima di parlare.
Fin ora infatti il comune di San Vero Milis e Asl di Orstano non hanno mai contribuito concretamente alla sterilizzazione di un solo gatto in questo territorio: marina o paese.

Solo un centinaio le colonie feline riconosciute in Sardegna. Sarebbe ora dunque che anche in tutta la provincia di Oristano si estendesse il numero di colonie feline riconosciute e che le amministrazioni comunali tutte, insieme alla Asl, avviassero con i gattari presenti sul territorio, le attività di sterilizzazione previste dalle norme vigenti.
In Italia sono oltre 22.000 (ventidue mila), nell’isola intorno al centinaio (migliaia son quelle di fatto), una trentina in provincia di Oristano, questi le cifre delle colonie feline riconosciute da Asl e comuni, una cifra ancora troppo bassa.
Grazie a noi e alla LIPU di Oristano-lo ricordiamo- era stato modificato nel 2015 il Piano di Gestione del SIC Sa Marigosa Sa Salina Manna, che nella prima versione-redatta dall’Ivram di Antonio Torre, su indicazione della precedente amministrazione, aveva arbitrariamente omesso di censire l’altra presenza dei felini della marina di San e  prevedeva illegittimamente la cattura e il trasferimento dei gatti di Su Pallosu.Una incredibile versione punitiva contro i gatti di Su Pallosu-indirizzata pregiudizialmente da ex amministratori e un funzionario non profondo conoscitore della materia – accantonata allora, grazie anche ad una forte mobilitazione popolare in difesa di una presenza felina storica, oggi al primo posto delle attrazioni turistiche della nostra provincia.

Lunedì, 8 febbraio 2016

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