In salvo l'istituto superiore "De Castro" di Mogoro - LinkOristano

In salvo l’istituto superiore “De Castro” di Mogoro

Giovedì 4 febbraio l'open day di Orientamento per conoscere l'offerta formativa della scuola

Open Day Mogoro

In salvo l’istituto superiore di Mogoro
Giovedì 4 febbraio l’open day di Orientamento per conoscere l’offerta formativa della scuola

E’ confermato. Il prossimo anno l’istituto tecnico di Mogoro resterà aperto. Dopo le insistenti voci che davano per certa la chiusura, e la perdita della classe prima per il conseguente calo di iscritti, ora studenti e insegnanti tirano un sospiro di sollievo. Ma devono continuare a lottare per mantenere nel territorio una scuola che, per 20 anni, ha permesso a tanti giovani di diplomarsi nel corso di “Ragioneria” ora diventato “Amministrazione Finanza e Marketing” e di trovare un lavoro. La scommessa è difficile da vincere: servono circa15 iscritti per formare di nuovo una classe prima. E non c’è molto tempo, visto che la scadenza per le iscrizioni è fissata al 22 febbraio.
La notizia della proroga ha ridato, comunque, energia a studenti e insegnanti, che si stanno mobilitando insieme innanzitutto per chiarire a tutti gli interessati che la scuola, appunto, resterà aperta; e poi vogliono spiegare perché vale la pena iscriversi all’I.T.C. di Mogoro, che adesso è parte dell’Istituto di Istruzione Superiore De Castro di Oristano, guidato dal dirigente Pino Tilocca.

La locandina dell'open day all'Istituto superiore di Mogoro

La locandina dell’open day all’Istituto superiore di Mogoro

“La prospettiva va ribaltata”, dicono gli insegnanti. “Laddove la provincia vede un punto di debolezza nel numero limitato di studenti che frequentano l’Istituto, noi vediamo la possibilità di una relazione curata, di vicinanza con i singoli studenti e con le loro famiglie; qui nessuno è solo un nome sul registro, possiamo permetterci di dedicare del tempo ogni giorno ad ogni ragazzo e ragazza per conoscere sempre meglio i bisogni, ma anche le speranze, le paure di ciascuno e soprattutto di chi ha dei bisogni speciali”.

Anche i docenti, una quindicina in tutto, lavorano in stretta collaborazione tra loro e hanno portato a casa più di un risultato degno di nota: unica scuola nella provincia di Oristano ad ottenere nel 2014  il finanziamento per lo scambio internazionale Erasmus, (con Turchia, Portogallo e Slovacchia); progetti di alternanza scuola-lavoro con stage aziendali anche estivi avviati già negli anni scorsi, prima della loro obbligatorietà; collaborazione con il PLUS per un progetto di sperimentazione didattica contro la dispersione scolastica; una tradizione di progetti sulla legalità con l’associazione Sardegna Solidale e l’adesione alle iniziative di Libera e alle giornate nazionali contro la mafia soprattutto i viaggi a Genova, Firenze e Roma (per citare gli ultimi) e ancora teatro a scuola, incontri con gli imprenditori, stage linguistico in Francia, certificazioni linguistiche, partecipazione a concorsi, tornei sportivi. Ma alla fine quello che conta è il segno che si lascia sugli studenti: l’incontro con i sindaci e i sindacalisti di dicembre richiesto dagli studenti  si è aperto con i messaggi dei ragazzi diplomati negli ultimi due anni che hanno sostenuto con calore la causa della scuola aperta, non solo ricordando l’atmosfera quasi familiare della scuola e i progetti realizzati, ma sottolineando soprattutto la preparazione conseguita, che consente loro di ottenere ottimi risultati negli studi universitari…

In queste settimane si stanno concentrando gli sforzi di tutti per far conoscere questi temi con le attività di orientamento per gli alunni delle scuole medie di Mogoro, Ales e Masullas e con la giornata di “open day” prevista per giovedì 4 febbraio dalle 15 alle 18 dove chi è interessato potrà conoscere tutti i dettagli dell’offerta formativa della scuola.
La scuola ha dunque le carte in regola per andare avanti, ne sono convinti gli insegnanti e gli studenti con le loro famiglie. Queste giocheranno un ruolo fondamentale nel far conoscere ad altre famiglie, con la loro testimonianza in prima persona, quale sia il valore di questa scuola un po’ speciale che riesce ad essere  presidio culturale e formativo, indispensabile punto di riferimento per un territorio che non può permettersi di perderla.

Martedì, 26 gennaio 2016

 

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