Denuncia di Pili: "Sfregiate con una ruspa le tombe di Mont'e Prama" - LinkOristano

Denuncia di Pili: “Sfregiate con una ruspa le tombe di Mont’e Prama”

Accuse alla ditta che sta seguendo gli scavi. Sopralluogo oggi con i carabinieri. Domani in arrivo i militari del Nucleo di tutela

Denuncia di Pili: “Sfregiate con una ruspa le tombe di Mont’e Prama”
Accuse alla ditta che sta seguendo gli scavi. Sopralluogo oggi con i carabinieri. Domani in arrivo i militari del Nucleo di tutela

Ancora polemiche sugli scavi archeologici a Mont’e Prama che continuano a restituire nuovi reperti. Il deputato Mauro Pili ha annunciato di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica per l’utilizzo di un escavatore nel cantiere del Sinis di Cabras. Secondo Pili l’uso dell’escavatore avrebbe portato a gravi danneggiamenti del sito e di alcuni reperti trovati di recente.

Il parlamentare questo pomeriggio ha effettuato un sopralluogo a Mont’e Prama assieme a tecnici e carabinieri.

Il deputato Mauro Pili a Mont'e Prama con i carabinieri della stazione di Cabras - Foto da Pagina Facebook di Mauro Pili

Il deputato Mauro Pili a Mont’e Prama con i carabinieri della stazione di Cabras – Foto da Pagina Facebook di Mauro Pili

“Un grande sfregio di Stato ai Giganti di Mont’e Prama”, ha dichiarato Pili. “Le ruspe delle coop di Reggio Emilia incaricate dal Ministero dei beni culturali hanno sfregiato e spaccato per sempre le tombe dell’area archeologica più importante del Mediterraneo. Dopo le cure degli archeologici sardi delle università di Cagliari e Sassari sono arrivate le ruspe degli appalti di Stato. Ruspe per scavi archeologici delicatissimi. Uno scandalo senza precedenti”.

Pili ha pubblicato sulle proprie pagine di Facebook numerose immagini.

“Ecco come hanno sfregiato per sempre le tombe di Mont’e Prama”, ha affermato ancora Mauro Pili. “A colpi di ruspa dentro un sito archeologico. Un disastro ancor più grave proprio perché si stava operando in un sito noto e già rilevato. Solo negligenza, menefreghismo, superficialità poteva provocare un danno così rilevante. Ecco a cosa serviva la cacciata degli archeologi sardi e dell’Università: a mettere da parte perizia e amore per passare allo sfregio della civiltà nuragica”.

Le frecce indicano quelli che il deputato Pili ritiene siano i danneggiamenti causati dall'uso della ruspa - Foto da Pagina Facebook Mauro Pili

Le frecce indicano quelli che il deputato Pili ritiene siano i danneggiamenti causati dall’uso della ruspa – Foto da Pagina Facebook di Mauro Pili

“I rilievi fotografici e la documentazione raccolta dai carabinieri è inconfutabile”, ha aggiunto Pili. “Hanno spaccato le lastre in pietra per la copertura delle tombe. Le hanno colpite a colpi di benna in tutti i punti di maggior esposizione. Un vero e proprio atto di aggressione al patrimonio archeologico”.

Pili ha riferito che i carabinieri di Cabras gli hanno comunicato l’immediata segnalazione dei danneggiamenti alla Procura e assicurato l’intervento del Nucleo dei Beni Archeologici già per domani mattina a Cabras.

“È fin troppo evidente che si tratta di uno sfregio gravissimo alla Civiltà nuragica della Sardegna”, ha dichiarato Mauro Pili. “In uno stato di diritto si dimetterebbe il Ministro e non solo”.

Nell’area archeologica di Mont’e Prama da alcune settimane sta operando una ditta dell’Emilia Romagna che ha vinto l’appalto per la campagna di scavi. Appena venerdì scorso era trapelata la notizia del ritrovamento dei resti di un’altra statua di un gigante.

Domenica, 26 luglio 2015

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