Indennizzi anche alle marinerie oristanesi danneggiate da Capo Frasca - LinkOristano

Indennizzi anche alle marinerie oristanesi danneggiate da Capo Frasca

Lo chiede il consigliere regionale Tendas. Interrogazione al presidente e all'assessore all'Ambiente

Indennizzi anche alle marinerie oristanesi danneggiate da Capo Frasca
Lo chiede il consigliere regionale Tendas. Interrogazione al presidente e all’assessore all’Ambiente

Mario Tendas

Mario Tendas

Un protocollo del 1999 tra il Ministero della Difesa e la Regione Sardegna aveva riconosciuto un indennizzo alle marinerie di Carloforte Sant’Antioco, Teulada, Calasetta, Porto Scuso, Sant’Anna Arresi Domusdemaria, Buggerru, iscritte al Compartimento Marittimo di Sant’Antioco ed adiacenti alle aree interdette del poligono di Capo Teulada. Stesso provvedimento aveva riguardato le marinerie di Villaputzu, Tortolì, Tertenia, Siniscola, Lotzorai, Orosei, Posada, Dorgali, iscritte all’ufficio circondariale marittimo di Arbatax e agli uffici locali di Cala Gonone e Siniscola, adiacenti al poligono interforze del Salto di Quirra. Da quell’accordo manca l’oristanese. Questa la denuncia del consigliere regionale Mario Tendas, che nei giorni scorsi ha inviato un’ interrogazione al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale all’Ambiente, Spano.
Tendas chiede quali azioni intendano intraprendere gli amministratori regionali per inserire tra le marinerie interessate all’erogazione degli indennizzi per il fermo bellico imposto della attività del poligono, quelle dei comuni di Arbus, Terralba, Cabras, San Vero Milis, Santa Giusta, Marrubiu, Arborea, Riola Sardo e Oristano, adiacenti al poligono di Capo Frasca, iscritte all’ufficio circondariale marittimo di Oristano e fortemente penalizzate dall’interdizione di tratti a mare dovute alle esercitazioni militari.
“Il poligono di Capo Frasca”, si legge in una nota del consigliere Tendas, “costituisce una fra le basi operative militari fra le più attive d’Europa. Una attività che, come è facile intuire, condiziona negativamente il diritto di impresa da parte degli operatori della pesca oristanese”.
“Questi”, si legge ancora nella nota di Tendas, “a differenza dei colleghi ubicati e penalizzati in altre aree interessate ad esercitazioni militari, non hanno mai usufruito di alcuna forma di indennizzo. Insomma : una sorta di penalizzazione nella penalizzazione. Che ormai da tempo, da troppo tempo, grida vendetta”.
L’auspicio e l’obiettivo della interrogazione di Tendas, dunque, è fare in modo che il Presidente della Giunta Regionale, Francesco Pigliaru e l’Assessore all’Ambiente, Donatella Spanu, nella partita aperta con il Governo Renzi inseriscano, a pieno titolo, anche gli operatori della pesca Oristanese.
Evitando sperequazioni e disparità che il consigliere definisce inaccettabili.

Venerdì, 3 luglio 2015

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