Dopo Villasor, la Forestale a Narbolia? - LinkOristano

Dopo Villasor, la Forestale a Narbolia?

Il presidente regionale di Adiconsum Giorgio Vargiu: "Gli impianti fotovoltaici devono essere assegnati ai Comuni"

Dopo Villasor la Forestale a Narbolia?
Il presidente regionale di Adiconsum Giorgio Vargiu: “Gli impianti fotovoltaici devono essere assegnati ai Comuni”  

Si riapre la polemica sulle serre fotovoltaiche che tanto ha fatto discutere in provincia di Oristano, specie successivamente alla realizzazione dell’insediamento di Narbolia, voluto da un gruppo imprenditoriale cinese. Il comandante del Corpo forestale regionale Gavino Diana ha annunciato “controlli serrati in tutti gli impianti sorti nell’Isola”, dopo l’operazione che ieri ha fatto scattare i sigilli nelle serre fotovoltaiche di “Su Scioffu” di Villasor.

Giorgio Vargiu

Giorgio Vargiu

“Un plauso al Corpo forestale”, commenta Giorgio Vargiu, presidente regionale di Adiconsum, che insieme ad altre sigle e a diversi privati ha mandato avanti la battaglia del Comitato civico di Narbolia. “Ora”, ha aggiunto Vargiu, “attendiamo che  i controlli arrivino anche a Narbolia. Gli impianti a nostro avviso devono essere sequestrati e passati al Comune perché possa utilizzare gli introiti in interventi a favore della comunità che è stata danneggiata”.

“Il problema”, spiega ancora Giorgio Vargiu, “nasce dal fatto che per dimostrare come questi impianti siano delle strutture agricole, dopo i primi due anni di avviamento, devono ottenere un reddito prevalente  proprio dall’attività agricola. Ma ciò è pressoché impossibile”.

Considerato il più grande al mondo, con i suoi 84mila pannelli divisi in 134 serre su 26 ettari di terreno agricolo, l’impianto sequestato ieri a Villasor, della società indiana Moser Bear Clean Energy in collaborazione con l’americana General Electric e affidato, per la gestione agricola, alla Twelve Energy, era stato inaugurato il 30 novembre 2011 e avrebbe dovuto produrre beni ortofrutticoli di qualità.

Le indagini del Corpo Forestale hanno invece condotto alle ipotesi di reato per lottizzazione abusiva, truffa aggravata e falso. La magistratura accerterà se si è trattato dell’illecita realizzazione di un impianto industriale mascherato da attività colturale. Su ordine del Gip è stata intanto disposta la misura cautelare del sequestro dell’impianto.

I risultati delle indagini sono stati presentati proprio dal comandante del Corpo Forestale, Gavino Diana, che ha parlato di “verifiche doverose per quanto di elevata complessità, al fine di assicurare la tutela del territorio e lo sviluppo ecocompatibile, per accertare che si trattasse effettivamente di serre funzionali ad attività agricola e non di meri sostegni di impianti industriali, finalizzati solamente alla produzione di energia elettrica”.

Venerdì, 3 luglio 2015

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