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Due nuove mostre in Pinacoteca a Oristano

Venerdì prossimo l'inaugurazione delle due nuove esposizioni visibili fino a metà luglio

Due nuove mostre in Pinacoteca a Oristano
La collezione Sanna-Delogu e i plastici di Schirru visibili fino a metà luglio

Venerdì prossimo, 8 maggio, alle 19, saranno inaugurate due nuove mostre nella Pinacoteca comunale “Carlo Contini” di Oristano. “Titino Sanna Delogu, la collezione ritrovata”, a cura di Ivo Serafino Fenu, proporrà al pubblico, per la prima volta, l’ingente collezione di opere di artisti isolani del ‘900 raccolta negli anni da Titino Sanna Delogu. Le opere furono in parte donate al Comune di Oristano nel 1969, al fine di istituire una Pinacoteca della pittura sarda e in parte agli eredi, i figli Josto e Rafaele.

La locandina delle due nuove mostre in Pinacoteca a Oristano - Clicca per ingrandire

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La Collezione “Sanna-Delogu”, dunque, ritorna negli spazi ad essa dedicati all’interno della Pinacoteca “Carlo Contini”, finalmente arricchita e completata con le opere fino ad ora sparse negli uffici comunali o cedute in comodato d’uso ad altri Enti. Assieme, e grazie alla grande generosità degli eredi di Giovanni Battista Sanna Delogu, viene esposta, per la prima volta, un’importante selezione delle opere che costituivano l’intero fondo del lungimirante e illuminato mecenate nato a Ghilarza nel 1895 e spentosi, sempre a Ghilarza, nel 1970. Un anno prima della morte Titino, come veniva chiamato dai familiari e dagli amici, aveva donato al Comune di Oristano oltre cinquanta opere destinate a divenire il nucleo iniziale di una Pinacoteca della pittura sarda, con l’unica condizione di vedersi ricordato, assieme alla moglie Clelia Sotgiu, all’interno della stessa. I due figli Josto e Rafaele, ereditarono, in parti uguali, il resto della collezione con opere di Giuseppe Biasi, di Antonio Ballero, di Felice Melis Marini, di Mario Delitala, di Pietro Antonio Manca, che testimoniano una rara sensibilità e una sicura competenza collezionistica nell’individuazione delle personalità che meglio hanno rappresentato l’arte della prima metà del Novecento nell’Isola. Se ad esse si aggiungono le opere di artisti quali Stanis Dessy, Melkiorre Melis, Carmelo Floris, Giovanni ed Enea Marras, Foiso Fois, Tony Geic, Libero Meledina, Carlo Contini, Dino Fantini e Costantino Spada, Antonio Atza, Ermanno Leinardi, Antonio Corriga e Antonio Amore, solo per citare i più famosi, e in parte, anch’esse, appartenenti alla Collezione Sanna Delogu, in parte pervenute tramite acquisizioni mirate da parte del Comune o frutto di altre donazioni, la mostra dedicata alla Collezione ritrovata e l’intero patrimonio della Pinacoteca Comunale offrono uno spaccato della pittura sarda della prima metà del Novecento quanto mai intrigante e ricco di curiosità, trattandosi per lo più di opere inedite e spesso di notevole qualità.

“La città ritrovata nei plastici di Augusto Schirru” è la seconda mostra e proporrà, in collaborazione con la Fondazione Sa Sartiglia e con l’ISTAR, i plastici e i disegni realizzati da Augusto Schirru, che con rara perizia tecnica e sicura competenza storica, ha ricostruito i più significativi contesti urbani della Oristano giudicale.
Come attività collaterali a supporto della mostra La città ritrovata nei plastici di Augusto Schirru, la Fondazione Sa Sartiglia e l’ISTAR, organizzeranno, negli spazi della Pinacoteca, una serie di conferenze, presentazioni di libri e incontri con diversi studiosi, sull’evoluzione urbana e sulla vita a Oristano in epoca giudicale.

Le mostre sono organizzate dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, col contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Potranno essere visitate fino a domenica 12 luglio, dal lunedì alla domenica, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 19.30.

Lunedì, 4 maggio 2015

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