Per la Festa della Liberazione nasce il Parco della Resistenza - LinkOristano

Per la Festa della Liberazione nasce il Parco della Resistenza

Stamane a Oristano la cerimonia di intitolazione dell'area verde di viale Repubblica

Oristano - Intitolazione Parco resistenza

Per la Festa della Liberazione nasce il Parco della Resistenza
Stamane a Oristano la cerimonia di intitolazione dell’area verde di viale Repubblica

La cerimonia di stamane - Foto Giò Murru

La cerimonia di stamane – Foto Giò Murru

Cerimonia di intitolazione questa mattina, in occasione della Festa della liberazione, del parco di viale Repubblica, a Oristano. Il suo nuovo nome è Parco della resistenza. Il sindaco Guido Tendas ha scoperto la targa che è stata  posizionata nell’area verde del quartiere Sa Rodia. Presente anche il parroco don Tonino Zedda.

Una giornata diversa
di Tonino Ippolito

Una giornata diversa per la Città.
Non so se Oristano fosse l’unica Città, che non avesse ancora un luogo dove ricordare la lotta Partigiana di Liberazione. Ma di fatto questa mattina, ecco che la Città da sonnolente, “indifferente e distratta”, si è data appuntamento al parco di Viale Repubblica, chiamato anche i giardini di Sa Rodia, per dargli un nome, anche la toponomastica ha la sua importanza.
Autorità Civili, Militari e Religiose, rappresentanti dell’ANPI con la bandiera, la banda musicale, semplici cittadini e le solite facce note, più o meno di sinistra o di quello che resta.
Tutto pronto, la banda intona l’Inno Nazionale, subito dopo il Sindaco accompagna due bimbe per scoprire la targa sorretta da un palo metallico, con su sopra la scritta: «Parco della Resistenza – Dedicato alle donne e agli uomini Oristanesi che hanno combattuto e lottato per la libertà – 25 Aprile 2015».
Gli applausi, le foto e discorsi di rito: prima il Sindaco, poi il Parroco, in seguito la deputata oristanese e per concludere il Presidente Provinciale dell’ANPI. La banda esegue “Bella Ciao” e parte il coro dei presenti ritmando con le mani.
Da oggi, dove bambine e bambini, ragazze e ragazzi, i meno giovani e gli anziani, si ritroveranno, quasi come in una catena della vita, nel Parco della Resistenza, per ricordare e non cambiare la storia, quanti preferirono pagare con la vita la propria libertà.
Un dubbio mi assale pensando a quanto sta succedendo nel nostro Paese e in Europa, in particolare in quest’ultimo periodo; è un crescendo di intolleranza che sconfina nel razzismo, in particolare verso i più deboli. I discorsi di questi giorni sui “network” ma non solo, dopo la tragedia degli immigrati nelle acque del Mediterraneo, rasentano l’incredibile, nonostante le centinaia di vite perse. Negli anni 20, questi sintomi, portarono il nostro Paese ad una deriva populista e autoritaria sconfinando nel fascismo. Un ventennio che lacerò il Paese con migliaia di vite spezzate, deportazioni nei campi di sterminio, una guerra civile che portò gli uni contro gli altri, violenze su violenze.
Auguro, anche in memoria di quanti hanno lottato per la libertà, anche per la nostra, che non ci siano atti incivili e deplorevoli contro il nuovo nome dato ai giardini, sarebbe un atto vile e che ci riporterebbe indietro di anni.

Sabato, 25 aprile 2015

 

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