Festa della Liberazione e Resistenza - LinkOristano

Festa della Liberazione e Resistenza

Intervento del dirigente scolastico del Liceo Scientifico Mariano IV d'Arborea Gino Roselli

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di Gino Roselli
Dirigente scolastico – Liceo Scientifico Mariano IV d’Arborea

Gino  Roselli

Gino Roselli

“I suoi ideali: famiglia, lavoro, socialismo” è scritto sulla lapide del mio nonno materno, Ciro De Letteriis, mentre il mio nonno paterno, Luigi Roselli, non venne assunto in ferrovia perchè di accertate idee comuniste. Erano, quelli, i duri anni della dittatura fascista.
Questi riferimenti biografici vi fanno capire, la mia estrazione. E mia mamma, morta, ancora giovane nel 1990, all’indomani di importanti elezioni, commentate con me al telefono (lei in Puglia e io in Sardegna), votava comunista ed era orgogliosa delle idee del proprio figlio.
Tutto questo per dirvi che il 25 APRILE per me non è una vacanza qualsiasi..e i giovani che mi leggono sappiano, senza tema di smentite, che oggi non ci sarebbe la LIBERTA’ in Italia e in Europa se non ci fosse stata la Lotta Partigiana, se non ci fosse stata l’ARMATA ROSSA SOVIETICA e se non ci fossero state le Armate USA.
Dunque ORA e SEMPRE RESISTENZA…e la Resistenza oggi deve essere contro le ingiustizie, contro le furbate, gli scandali, le ruberie, la mafia, i corrotti e i corruttori, l’evasione fiscale, la disoccupazione, il precariato, l’emigrazione di massa dei giovani. Ma non possiamo esimerci di criticare, anche duramente, chi ha tradito i nobili ideali di lotta e progresso. I nostri partigiani, tra cui tanti giovani, non sono morti per questa Italia…loro avevano in mente un’altra Italia, un’Italia libera, onesta, pulita. Avevano in mente un’Italia che avesse il profumo di un giardino ben curato e non un Paese di crolli e macerie. Anche ideali…
Per una settimana ho appuntato il distintivo dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) e aderirò , come Dirigente Scolastico, allo Sciopero Generale di tutto il personale della Scuola (a cui partecipano tutte le sigle sindacali, dalla Cgil, Cisl, Uil ai Cobas). Cosa vuol dire questo? Vuol dire che secondo me anche questa è RESISTENZA. Sì, perchè io voglio davvero una BUONA SCUOLA e voglio che i precari non siano più tali.
Il distintivo e l’adesione allo sciopero generale: due gesti simbolici che chiariscono da che parte io mi schiero. Obiettivi e progetti, questi, che oggi in parlamento sono rappresentati, con coerenza, soltanto da una minoranza di seri giovani deputati e senatori. Parlamentari a cui rivolgo gratitudine e stima.

Sabato, 25 aprile 2015

 

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