A Bosa il progetto teatrale contro l'esclusione sociale entra a scuola - LinkOristano

A Bosa il progetto teatrale contro l’esclusione sociale entra a scuola

Assemblea-dibattito all'Istituto "Pischedda" per sensibilizzare gli studenti sul tema della salute mentale

Gli studenti delle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pischedda” di Bosa parteciperanno a un’assemblea dibattito dal “TeatricontroEsclusione”. L’evento, previsto per lunedì prossimo, alle 9, nell’Auditorium del Liceo è promosso dal Centro di Salute Mentale (CSM), dal Consultorio e dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Bosa. L’obiettivo è quello di contribuire all’integrazione delle persone a rischio di esclusione sociale attraverso l’attività teatrale, ridurre i pregiudizi che circondano la realtà del disagio e sensibilizzare gli studenti alle tematiche della salute mentale dei giovani.

TeatroParteciperanno all’incontro il Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, il Direttore del Distretto Ghilarza-Bosa, il Presidente Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria dell’ASL Oristano, il Presidente dell’Unione di Comuni Planargia-Montiferru Occidentale, la Preside dell’Istituto Istruzione Superiore di Bosa, Il Direttore artistico di “Cada Die Teatro” e il Parroco della chiesa del Sacro Cuore di Bosa.

L’iniziativa nasce come esito dei laboratori teatrali avviati dal Centro di Salute Mentale di Bosa con la collaborazione dell’Unione dei Comuni della Planargia e del Montiferru Occidentale e del Comune di Flussio, ente capofila del progetto.

Il laboratorio teatrale, al quale partecipano 25 persone seguite dallo stesso CSM, è iniziato nel mese di aprile 2014 e si concluderà portando in scena uno spettacolo lunedì 27 aprile a Bosa presso l’auditorium del liceo, con replica il 29 aprile a Tinnura presso il Centro di aggregazione sociale e il 30 aprile a Scano Montiferro presso il teatro comunale “Nonnu Mannu”. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 19.

“Le rappresentazioni teatrali”, spiegano gli esperti del CSM, “sono il momento finale di un percorso riabilitativo e terapeutico. Attraverso la recitazione e il teatro i partecipanti trovano non solo un linguaggio comune e un punto di incontro, ma una modalità espressiva fuori dalle convenzioni sociali attraverso cui raccontarsi all’esterno”.

Venerdì, 17 aprile 2015

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